Spettacolo

La scrittura è un gesto fisico e mentale che mi piace sempre più, mi appassiona. 

Ieri sera ho visto il film The Wife – Vivere nell’ombra (The Wife) del 2017 diretto da Björn Runge. Tratto da The Wife romanzo del 2003 di Meg Wolitzer. Un film in cui il tema è il sessismo e forse molto di più “l’autrice del testo a cui si rifà il film ha deciso di esplorare il modo in cui il mondo tratta diversamente gli uomini rispetto alle donne e scelto di farlo nell’ambito del matrimonio. Wolizter non ha sperimentato questa dinamica in prima persona e si è dunque ispirata alla storia di sua madre, la scrittrice Hilma Wolitzer, la quale fu apostrofata “casalinga diventata scrittrice” quando pubblicò il suo primo romanzo. Wolitzer madre percepì tale descrizione come sia sdegnosa che interessante, in quanto sembrava descrivere qualcosa di simile alla trasformazione di Clark Kent in Superman all’interno di una cabina telefonica.

Non so bene perché associo queste parole, questa descrizione al cinismo e nel frattempo ricordo che i miei soliti pensieri mattutini li sto trasferendo in queste mail.

Sono giorni di ansia e frenesia poetica. Di immaginazione e di controllo di tutte le condizioni che si vengono a creare tra il lavoro di comunicazione ed espansione pratico che nel dialogo con chi è coinvolto direttamente ed indirettamente in questo progetto.

Pensa che un signore che ho conosciuto due anni fa sul set del Gattopardo, che ho contattato molto prima delle prove con Alice ai Salesiani. Un signore di cui ho saputo il cognome solo ieri, in quella che chiamo poesia espansiva, stamattina mi porta in aeroporto una serie di vestiti che ci presta tra cui una giacca per Filippo Melodia che è bellissima.

E il mondo attorno a noi si muove.

A seguire ieri sera, con grande gioia, vengono i miei figli a casa mia in due fasi diverse. Prima il grande poi la piccola. Abbiamo visto il film Nelle tue mani di cui ho già parlato nel mio blog https://www.curiosotv.it/2025/01/07/nelle-tue-mani/

In questi giorni mi sto allenando ad intrattenere il pubblico prima dello spettacolo, parlando di come sono arrivato al testo e di varie cose che portano al teatro e al tipo di teatro messo in campo, ed altri pensieri.

Da questi pensieri/prove ieri ho pensato anche a: l’esteriorità oggi più che mai per me equivale al consumismo. L’esteriorità oggi più che mail attraverso i social è dilagante. Vorrei portare a teatro tutti gli “estero dipendenti” da una parte, e gli eccentrici dall’altra. 

I primi navigano sul web in tutte le pose, i secondi camminano per strade in tutti i colori. Entrambi sono persone che vogliono esprimere qualcosa e fare in tutti i modi perché il mondo li ascolti. Non sono outsiders, questi ultimi sono nascosti.

Ritorno al film che ho visto in prima serata e al mio presente. Non c’è niente di esistenziale e non esistenziale, ci sono simboliche priorità allo stesso tempo lo è in un meccanismo tra micro e macro “La microeconomia è lo studio dei sistemi economici su piccola scala, ovvero il modo in cui le teorie economiche funzionano quando sono applicate a un individuo, a un gruppo o a un’azienda. La macroeconomia, invece, guarda all’intera economia delle nazioni o del mondo.”

Per me i pensieri che pensiamo micro, forse inutili, possono diventare macro. Ed ecco che penso alla tua collaborazione alla tua dedizione, al tuo coinvolgimento mediato con la tua vita e spesso distratto dalla tua vita stessa con l’arma più potente che tu possa mettere in campo “i sogni”. Poi scatta la razionalità e un secondo dopo la fantasia. In questo proseguire.

Scrivendo e riscrivendo continuo a lavorare sulla selezione perché aiuta a me e non solo, e anche se penso di buttarmi in determinate conclusioni come per la ragazza del baretto pronta a diventare promoter. So che da tempo ho sviluppato un filtro (fede e saggezza alimentata) che mantengo sempre efficiente. Questa è energia, qualcuno più esperto potrebbe chiamarla fisica quantistica, che porta alla rivoluzione utilizzando l’aria, le forze dell’universo. 

“Agostino ieri era a Roma per scegliere vestiti per lo spettacolo” mi sembra un buon esempio

Ecco perché l’oggetto di questa racconto è grazie spettacolo!

Perché con tutti gli annessi e connessi siamo già tanto altro per essere ciò che siamo senza troppe mediazioni. La nostra bellezza illumina la bellezza di altri in un continuo procedere chiamato spettacolo con cui facciamo i conti nel bene e nel male anche se a volte non lo capiamo e soprattutto chi ci sta attorno non capisce.

Essere sé stessi vuol dire essere innamorati prima di tutto di noi stessi.

“Ho sempre riconosciuto il potere che gli individui hanno di cambiare virtualmente qualsiasi cosa nelle loro vite in un istante. Ho imparato che le risorse di cui abbiamo bisogno per trasformare i nostri sogni in realtà sono dentro di noi, ed aspettano soltanto il giorno in cui decideremo di svegliarci e reclamare il nostro diritto di nascita.” (…) “Le convinzioni hanno il potere di creare e il potere di distruggere. Gli esseri umani hanno la sorprendente capacità di prendere qualsiasi esperienza dalla propria vita e creare un significato che tolga loro potere oppure uno che letteralmente salvi la loro vita.” (Anthony Robbins)

buon giorno

https://www.freepressonline.it/2025/01/07/laltro-ieri-in-scena-dal-16-gennaio-presso-lauditorium-salesiani/

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