Il disprezzo

Jean-Luc Godard during the filming of ‘Le Mépris’, Italy, 1963

Il contenuto mi viene suggerito da questa foto che si riferisce alla lavorazione del film Il disprezzo (Le Mépris) del 1963 scritto e diretto da Jean-Luc Godard e tratto dall’omonimo romanzo del 1954 di Alberto Moravia. Titolo perfetto, riflessione necessaria per un sentimento di schifo che mi trascino da qualche giorno. Reagire. Amare i miei nemici. “Rimetti i ns. debiti, come noi li rimettiamo a ns. debitori“. Disegnare la felicità con motivazione, questo è la mia missione. Evolvere costantemente con passione e creatività anche a dispetto del disprezzo che provo da chi ruba.

Il miglior film di Godard è uno studio profondamente cinico sulla perdita di integrità artistica e sulla perdita di rispetto che ne deriva, un avvertimento per ogni artista che sceglie di svendersi per guadagno finanziario.” David Flint

L’equilibrio ideale tra l’auto-riflessività di un’opera di Godard e la sua inclinazione all’elegiaco e al trascendente. È allo stesso tempo una presa in giro dell’istituzione del cinema e, in qualche modo, una meditazione sui profondi misteri dell’amore e dell’arte“. Rielle Navitski

La bellezza schematica dei colori e la recitazione distaccata degli attori, in contrasto con il lirismo della musica, rendono Le Mépris una storia ossessiva.” François Jost

Elementi corrispondenti ad un sentimento, il mio, verso una presunta autentica o innocente cattiveria di pensiero. Un modo per distrarsi. Metto in campo la VERITA’.
“Nella vita c’è solo una verginità ed è l’infanzia” (cit.)
“Può sembrare che le persone oneste arrivino ultime al traguardo, di solito loro partecipano ad un’altra gara”

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