Fermarci a pensare. La musica ti rimette in pace con l’universo.
Stamattina la prima cosa a cui ho pensato è questa canzone di Lucio Dalla
Siamo dei, E ci muoviamo nello spazio profondo, Corriamo dietro ai tuoni, ci pettiniamo, E aspettiamo la fine del mondo, Mentre tu, pover’uomo, Non sei niente di speciale, Devi anche lavorare e poi chiedere perdono, Siamo Dei, Figli del sole, invece tu chi sei?, Tuo padre è stato il dolore, Un momento, un momento, Ho anch’io qualche argomento, Ho un amico che è un campione di rock, E riesce a ballare per tre giorni e tre notti, Senza doversi fermare, E un altro che ha la voce, Da basso e con una mira, Che ti stacca la coda di un cane con un sasso, se lo tira, E poi ho (ho) un grande amore (amore), Un amore di ragazza che mi aspetta, E se non torno esce pazza dal dolore, poveretta, Ed ogni estate do il mio voto e vado al mare, E resto nudo tutto il giorno, mmh, Fa molto bene abbronzarsi e poi nuotare, Se mi vedessi quando torno, Ma cosa credi di fare? Dove credi d’andare?, Non hai più aria per poter respirare, Non c’è nessuno che ti possa aiutare, Ed ogni giorno che, che vola via, Scopri di avere una nuova malattia, Oh, oh, uh, brutto uccello, Ti ha mai detto nessuno che un Dio dovrebbe essere più bello, E poi non ho capito l’ultima riga, Non sarà che a stare sempre nello spazio, Hai imparato a portar sfiga?, Eh, eh, eh, su quale giornale scrivi?, Noi non siamo ancora morti, Se possiamo guardarci in faccia, Vuole dire che siamo vivi, Noi siamo Dei e la tua vita è un inferno, O qualcosa di più atroce, Potresti vivere anche tu in eterno, Se ti pentissi e se abbassassi un po’ la voce, Oh, oh, oh, brutta specie di un aeroplano, Ma non ti accorgi che stando in alto vedi il mondo da lontano?, E per che cosa mi dovrei pentire? Di giocare con la vita?, E di prenderla per la coda, tanto un giorno dovrà finire, Eh, eh, e poi, all’eterno ci ho già pensato, È eterno anche un minuto, Ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato (Fonte: LyricFind Compositori: Lucio Dalla)
Dalla 1980. L’album fu il più venduto dell’anno e comprende tracce di successo come Balla balla ballerino, Cara, Futura e La sera dei miracoli, che entrarono a pieno titolo nella cultura musicale italiana dell’ultimo scorcio del XX secolo.
Contiene inoltre la canzone Meri Luis, considerata dallo stesso Dalla la sua canzone «più vera, più autentica» e reinterpretata nel 2011 da Marco Mengoni. In un’intervista su Radio Deejay, Dalla ha dichiarato che l’inizio strumentale del brano è ispirato a Milestones di Miles Davis, album che Dalla considerava il migliore del grande jazzista statunitense.
La copertina è una fotografia realizzata da Renzo Chiesa realizzata agli Stone Castle Studios di Carimate, s’incentra sul cappello di lana dell’artista sovrastato dai suoi occhiali, ed è diventata iconica per il cantautore.
Circa nove anni dopo la pubblicazione dell’album la canzone La sera dei miracoli fu usata come sigla di chiusura del programma televisivo di inchiesta giornalistica La notte della Repubblica di Sergio Zavoli. Il brano è dedicato a Roma.
Il 13 novembre 2020, per celebrare i 40 anni dall’uscita, l’album “Dalla” è stato ristampato da Sony Music (Legacy Recordings) in un’edizione limitata rimasterizzata per recuperare le sonorità originali.
fonte https://it.wikipedia.org/