gruppo di lettura

Ho guardato un film “Il sapore del successo” titolo originale “Burmt”, mentre prendevo appunti per realizzare uno composizione per il  gruppo di lettura del quale faccio parte da due settimane, grazie a Claudia che mi ha invitato. Lavorare per creare uno scritto è impegnativo e sempre stimolante prima di tutto per me, a seguire per chi potrà beneficiarne.

La scrittura è una procedura libera e va assecondata. Si nutre di stimoli. Il cinema quando è costruito ad arte è sempre stimolante

In questa scena si citano personaggi mitici come  Rolling Stones, Luke Skywalker, Yoda.. paragonati ad un chef

Questo film mi piace, è semplice, ben fatto, mi piacciono le inquadrature, un buon casting. Contiene quel pizzico di azione e romanticismo che assieme mi piacciono, lo rendono vivace e godibile. Questo film parla a mio avviso di rivoluzione umana. Realizzato da bravi attori Bradley Cooper, Sienna Miller, Omar Sy, Daniel Bruhl, Matthews Rhys, Riccardo Scamarcio, Alicia Vikamder, Uma Thurman e Emma Thompson. Soggetto di Michael Kalesniko. Regia di  John Wells

Il tema del gruppo di scrittura di questa settimana è “il conto in sospeso, il tempo risolutore”. Mi sono lasciato trasportare dal’immediatezza. Anche grazie a questo film sto dando corpo alle mie idee. Si richiede di immaginare un  dialogo intimo. Un dialogo che possa spingerci in profondità e farci incontrare la nostra anima. E’ consigliato dire la propria. Ci mancherebbe. Qui dirò la mia supportato dalla parola di altri. In questo caso la mia scelta. O per meglio dire un riassunto utile al compito. Scegliamo una musica.

La prima musica che ho sentito in questo film

Con questo sound è come se le parole si mettessero in movimento da sole

Il filo nascosto che trovo rispetto al primo incontro con il gruppo avvenuto in Zoom sabato scorso lo metto in campo con un ripasso degli appunti raccolti durante il contest, ho cercato di sentire ogni persona, me compreso che in quella occasione ero a casa della mia compagna. Ho messo in campo la mia sensibilità di autore e regista, ed ecco  le mie impressioni in questa sequenza di bellezza interpersonale

  • Valentina e del suo IMPAREREMO. Valentina che corre, emotiva molto attiva.
  • Francesca e dei suoi ARCOBALENI. Potenziale attrice ci parla di insolito, di libri che danzano. ci parla di curiosità. Mi sembra esagerata, dominatrice. Lupi buoni, assaporando il desiderio.
  • Francesco e Maria Rosa potenziale Attrice. Francesco rassicurante, in ombra, poeta ritroso e diffidente. Maria Rosa severa, solida, amabile. Entrambi del QUEL CHE SEI ADESSO in una lettura a tratti lontana da parte di entrambi.
  • Rosalba che legge forse scollegata dalle parole. E’ un tema scolastico oppure una lettura da salotto in cui c’è un sottotesto emotivo.
  • Carmelina che Claudia apostrofa con BELLA FANTASIA. Bel ritmo, bella visualizzazione.
  • Angela del dinamismo. Un testo e una lettura che ci ricorda Paolo Poli. Mi piace e lo leggo assieme al mio.
  • Marilena in una lettura dissociata con una BAMBINA INFINITA. Luci, la superficie di un lago, oltre che mi ricorda e associo al film La rosa purpurea Cairo di Woody Allen

Questa citazione dal film di Woody Allen la dedico a Claudia il coach di questo gruppo, lei capirà il perché. E’ la storia di un uomo che cerca di realizzarsi

  • Maria Rosa Bigi con un personaggio amico e figurato
  • Maria e Rosalba in una lettura comune di UNA VITA DI MERDA. Maria attenta, volenterosa. Rosalba decisa, calcolatrice, autoritaria

Altro brano musicale dallo stesso film

Da tutto questo ricavo uno scritto, appunti dal film che ho visto, che sono un potente stimolo. Affermazioni necessarie sia per me che per il tema

Agire con disarmo. Ci accomuna un libretto di appunti.

Helen: Cosa è uno scherzo?

Adam: Di che parli?

Helen: Mi lascia un biglietto per vederci da Burger King..

Adam: Nessuno scherzo, è un posto economico facile da trovare. Non ti cacciano se parli da solo, che per me è vitale.. siediti.. vuoi pranzare?

Helen: No, non qui, no!

Adam: Perché?

Helen: Preferisco piatti fatti da un vero chef..

Adam: ..o da chi lavora al minimo salariale…

Helen: Si! Signor Jones sono una Sous-Chef, io lavoro al minimo salariale..

Adam: Sai perché quello come te odiano i fast food?

Helen: Che vuol dire quelli come me?

Adam: Perché è il cibo per la classe operaia..

Helen: Non capisco…

Adam: Ora spiegami perché costa 500 dollari in più mangiare in un posto come i nostri che in un posto come questo

Helen: No!

Adam: Perché non puoi!..

Helen: Perché qui tutto è fatto con troppi grassi, troppo sale, troppi tagli scadenti di carne…

Adam: Hai appena descritto i più classici piatti contadini francesi.. Burger King ovvero contadini che fanno quello che sanno fare.. dare un po’ di stile a tagli scadenti di carne, goulash, bourguignonne, cassoulet.. devo continuare?

Helen: Devo andare ora!

Adam: Avresti invece dovuto dire che il problema di questo posto è che è troppo costante, e la costanza è morte!

Helen: La costanza è quella che ogni grande chef insegue..

Adam: No! Uno chef deve inseguire la costanza dell’esperienza, ma non la costanza del gusto.. è come il sesso.. vedi sempre nello stesso posto, ma devi trovare modi nuovi e pericolosi di arrivarci..

Helen: Vorrei poter dire che è stato un piacere rivederla, ma sto bene dove sto… buona fortuna

Fare di altre esperienze la propria per godere di altri flussi. Il punto di partenza è essenziale. Lux Skywalker, Yoda.. chi sono? Saprebbe cucinare le pietre. Ti do la change di renderlo finalmente fiero di te. Sei il migliore maitre d’Europa. La mia cucina sarà la cucina migliore del mondo e prenderemo la terza stella. Mi dica cosa la spaventa? I ragni, la morte. Magari teme l’imperfezione delle relazioni umane..imperfezione degli altri, di se stesso. Cosa succede se prende la terza stella? Oh! Non se, quando!  D’accordo, festeggiamenti, fuochi d’artificio, santità, immortalità! La perfezione. Certo. Che succede se fallisce. Colera e pestilenza.. inondazioni, cavallette.. arrivano i quattro cavalieri e l’oscurità discende. Qualunque cosa sia stato, chiunque sia stato è ora di venirci a patti e non possiamo farcela da soli. Si è forti a cercare aiuto negli altri, no deboli. Non esiste niente di più semplice del semplice. ce l’hai un bel vestito? Come? Ce l’hai un bel vestito? Devo andare ad una festa, sei l’unica ragazza che conosco. Fingi di essere la mia ragazza, va bene.. se Reece scopre chi sei di sicuro ti ruberà. Se fossi la tua ragazza mi prenderesti il braccio. No se fossi la mia ragazza avremmo litigato nel taxi e non ci parleremo…  A che serve l’intelligenza. Non avevo sonno e mi sono ricordata che ci servivano le sogliole. Mettere soldi da parte, come si fa? Quella vocina era l’unico posto a cui avessi  mai sentito di appartenere. Ho mandato tutto a puttane. Forse, lo volevo da morire, ma forse l’ho avuto troppo presto, e non ho saputo come gestirlo, cercavo di controllare tutto e poi quando volevo evadere, invece.. L’idea  tua.. La pietà del tuo nemico è un po’ l’inferno! Che è successo? Eri fuori di testa, dai vieni a mangiare. Buono! Lo so! Perché mi hai dato una mano? Perché ho bisogno di te, come tutti, se lo capissi non ti sbatteresti tanto. Si? Sei più bravo di me e questo fa di te il migliore, ma noi abbiamo bisogno che tu ci guidi in posti dove non arriveremmo mai. . Sei un uomo fortunato! Il debito era mio quanto tuo! La mia vita sarà una strada lunga e difficile, ma io spero che pian piano riguadagnerò il rispetto di tutti e quello di tuo padre. Grazie! Maria ha saldato il debito. Ti ho cercato dappertutto. Ho paura, non so se ce la faccio. Ascolta.. cuciniamo insieme e stiamo attenti gli uni agli altri.. non ce la puoi fare da solo, nessuno può, ti devi fidare di noi.. ok? .. siamo la tua famiglia!

grazie

Ennio Morricone, piazza Navona, il tricolore, la maglia dell'Italrugby. Il resto del mondo ce la può sucare#daje🇮🇹

Pubblicato da Maurizio Martinelli su Domenica 29 marzo 2020

 

 

Apro la pagina Facebook dell’entusiasta coerente forse arrabbiato stizzito Maurizio Martinelli. In questo momento di lockdown, marzo 2020, ci propone la maestria di un giovane musicista che da una terrazza, su una deserta piazza Navona a Roma, uno dei posti più belli del mondo, fa risuonare il canto d’amore di Ennio Morricone. Deborah’s Theme tratto dal film di Sergio Leone Once Upon a Time in America,  C’era una volta in America. E’ per me un susseguirsi di pensieri e collegamenti, scambio arte con arte. In questo vuoto e silenzio irreale grazie a tutte le idee che diventano forza, godo di queste iniziative, il filmato, l’esecuzione, la magia della musica. Sono espressioni di un sentimento che chiunque può utilizzare, che ci permettono di fermarci e riflettere. Grazie al mio lavoro lo faccio spesso, sono felice che oggi questa sia una gioia condivisa. Ci voleva uno stop forzato per ascoltare un mondo che chiede solo di essere apprezzato

definizione

Il cinema, il teatro sono la perfetta uguaglianza tra uomini. Ho 60 anni, diversamente giovane. Il mio primo cortometraggio nel 1977. Ancor prima ho incontrato la musica. Un susseguirsi di un susseguirsi talmente potente da perdermi. Nel 2013 è suonata la sveglia, l’aveva presa mia sorella. Da quel momento dopo aver fatto colazione sono al lavoro, ho scritto di idee. Ho lasciato libera la mia cultura in un gioco chiamato improvvisazione.  Mi affido continuamente, ho fede. Alcuni segnali li ho raccolti, li ho agiti. Ho fotografato il mio movimento. Adesso sono attento a produrre quello che vuole il mondo. Sono a disposizione, pronto ad essere arruolato. Vedo oltre, talmente oltre che non te lo so spiegare. Gestire tutta questa roba ha bisogno di un amico, dell’amore. Di te che sei un mecenate o un produttore, di te che con la stessa potenza con cui realizzo i miei lavori tu gestisci la pubblicazione ed entrambi creiamo bene bellezza e guadagno

Cinema and theater are the perfect equality between men. I am 60 years old, differently young. My first short film in 1977. Even before I met music. A succession of a succession so powerful as to lose me. In 2013 the alarm went off, my sister had taken it. Since then, after having breakfast, I am at work, I have written about ideas. I let my culture loose in a game called improvisation. I constantly rely on it, I have faith. I collected some signals, I acted them. I photographed my movement. Now I am careful to produce what the world wants. I am available, ready to be enrolled. I see beyond, so beyond that I cannot explain it to you. Managing all this stuff needs a friend, love. Of you who are a patron or a producer, of you who with the same power with which I make my works you manage the publication and we both create good beauty and profit

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parlo con musica

Quando scambiamo l’alba con il tramonto viviamo al contrario e ciò che è buio ci sembra luce e così al contrario. Riprendiamo il ritmo, usiamo la musica. Di questo e di altro è composto il mio laboratorio PARLO CON LA MUSICA. Ti aspetto il 19 ottobre alle 19 per la presentazione e il 23 ottobre per l’inizio del corso. Baci @ OPEN Catania , Via di porta di ferro 38

coming soon

Five Reasons You Should Dance in the Kitchen

Tra qualche giorno vi comunichiamo le date del laboratorio Parlo con la musica ideato e condotto da Salvatore Greco. Per adesso segnate nel vostro diario che il 19 ottobre alle 19 da Open a Catania in via porta di ferro 38, c’è una grande festa di presentazione programma. Parlo con la musica è il laboratorio di formazione sull’ascolto musicale e le sue potenzialità interscambiabili in ogni contesto come magia e fruizione del bello che c’è attorno a noi. L’esercizio consente di alimentare la propria sensibilità, possiamo dire ricettività, attraverso gli stimoli contenuti in ogni brano di chicchesia musica. Provate. Per info dettagliate scrivete a parloconlamusica@gmail.com. Se volete inviate dei link musicali di brani che amate, parleremo meglio.

Tomasz Setowski

XII EDIZIONE DI STATE AKORTI

La XII edizione di State aKorti, Festival internazionale del cortometraggio comico-umoristico torna il 2, il 3 e il 4 agosto 2019 nella Terra di Bò con un intero fine settimana dedicato alla celebrazione della risata, dell’ironia e dell’umorismo in tutte le sue forme.

E’ questo l’intento di Bò Laugh, il grande contenitore di cabaret, musica, arte e intrattenimento, che il team di Dibo Eventi e Mizzica Film realizza per garantire ciclopiche risate perché, dovreste saperlo, ridere fa bene al cuore, aumenta le difese immunitarie, stimola le endorfine, abbassa la percezione del dolore, riduce stress e ansia e i benefici del riso non finiscono qui.

Tutto pronto quindi per il ciak su questa edizione che ha deciso di aprire – venerdì 2 agosto, a partire dalle 21:00 – con una serata inedita, dai colori e sapori ben diversi da quelli consueti e che vuole invitare alla riflessione il pubblico: una finestra sul problema della Repubblica Democratica del Congo dove in occasione delle elezioni presidenziali (che non si svolgevano da ben 17 anni), nelle città di Butembo e Beni, roccaforti dell’opposizione al presidente Kabila è stato impedito di votare adducendo come ragione ufficiale la presenza del più grande focolaio di ebola al mondo. Entrambe le città si sono ribellate alla decisione del governo e sono cominciate le proteste che hanno portato il Paese sulle soglie della guerra civile. Alessandro De Filippo, docente di Cinema, Fotografia e Televisione al Disum (Dipartimento Scienze Umanistiche) dell’Università di Catania, si è recato nella regione del Nord-Kivu e ha raccolto immagini e clip video di questa importante manifestazione di democrazia popolare:

Sabato 3 agosto, a partire dalle 21:00, largo alla proiezione dei corti in concorso per la manifestazione.

Sono 13 i corti finalisti per la XII edizione di State aKorti, tutti provenienti da Francia, Italia e Spagna: El libre di Francesca Catala (Spagna 2019), Elvis di Andrea della Monica (Italia 2018), 9 pasos di Marisa Crespo Abril Moisés Romera Pérez (Spagna 2018), Chicken di Paula C. Frias (Spagna 2019), Con Paquito era Mejor di Adàn Pichardo (Spagna 2018), Traum(A)Novelle di Francesco Faralli (Italia 2018), Parru pi tia di Giuseppe Carleo (Italia 2018), Pizza di Inñaki Rikarte Egidazu e Aitor De Kintana Moraza (Spagna 2019), Je suis

de Trop di Macìxime Baudin (Francia 2019), Eco di Raùl Mancilla (Spagna 2018), Trend di Imanol Ortiz Lòpez (Spagna 2018), In love di Lopez Le Frères (Francia 2018) e Money Time di Clicquot Guillaume (Francia 2019).

In palio il premio Miglior Cortometraggio (500 euro) che sarà assegnato, come di consueto da una folta giuria di esperti di cinema e cinematografia, giornalisti e critici di settore, registi e (semplici) appassionati della Settima Arte che quest’anno sarà presieduta dall’attore Giuseppe “Pippo” Pattavina, testimonial 2019 del Festival, che – come già molti altri artisti siciliani riceverà la solenne investitura del Festival: l’identificazione con una pianta all’interno dell’Orto Bòtanico. Come sempre resta un segreto la pianta scelta dal testimonial che verrà svelata proprio dal testimonial in occasione della serata centrale del Festival.

La tre giorni di Bò Laugh si concluderà domenica 4 agosto, a partire dalle 21:00. In programma la presentazione del libro di Luca Vullo “L’Italia s’è gesta – come parlare italiano senza parlare” e la proiezione del film Esame di lealtà di Salvatore Greco

Anche per quest’anno l’appuntamento con la comicità e la risata vivrà una fase di TRANSUMANZA al centro storico di Catania, in collaborazione con l’AMT. Uno spin-off del festival che ci regalerà una quarta giornata di grasse risate.

Tutto questo, grazie alla presenza di ben 3 direttori aristici: Carlo Lo Giudice, Nicola Palmeri e Simone Spitalieri.

A presentare la manifestazione, sarà come di consueto la giornalista Carla Condorelli, ormai storica presentatrice del Festival State aKorti e, sotto l’Alias di Erremoscissima, front woman degli Stipsy King.

Il concorso è patrocinato da Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) Direzione Generale Cinema, Agenzia per la Coesione Territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Sicilia-Assessorato al Turismo, Sport e spettacolo – Ufficio speciale per il Cinema e l’Audiovisivo, Sicilia Film Commission, Sensi Contemporanei, FCS – Coordinamento dei Festival del cinema in Sicilia, Codacons, Città Metropolitana di Catania, Comune e Pro Loco di Viagrande, Legambiente.

comunicato stampa

WORKSHOP “PARLO CON LA MUSICA”  Ideato e diretto da Salvatore Greco. Facile e interessante esperienza che consente un approccio non convenzionale all’ascolto musicale.  Dal 26 al 28 luglio 2019 con i seguenti orari  orari 17:00/20:30. presso Open – Via Porta di ferro, 38 – Catania,

“Parlo con la musica” è un’occasione importante in cui fare esperienza di questa profonda comunicazione gestuale-musicale che avviene tra due, più persone o di una persona con sé stessa. Questo dialogo viene condotto da Salvatore Greco non solo tramite le canzoni, la musica per l’appunto, ma anche con la voce, col corpo, con la danza e in molti altri modi creativi per aprire la propria anima alla bellezza e all’armonia. “Ognuno trova nella musica – dice Salvatore Greco – uno scrigno di emozioni in essa contenute. Comunicare con la musica, scambiarsela, vuol dire interagire con il mondo, dare ascolto alle proprie percezioni, alla propria identità. Questa esperienza coltiva ascolti diversi, li utilizza come dati emozionali, gestuali, musicali, che possiamo condividere usando flussi energetici liberi da schemi preconcetti o pregiudizi su sè stessi o sul mondo”.  Il workshop, che sarà un’esperienza da vivere, si svolgerà sia indoor che outdoor, all’aria aperta. Per partecipare al workshop è necessario avere:  uno dei seguenti lettori audio: smartphone, lettori digitali portatili, walkman, con auricolari;  abbigliamento comodo  

Attività previste:

1) Introduzione
– La potenza della musica
– Data base/Playlist
– Fonti sonore

2) Orecchio fotografico
– Visualizzazione
– Interattività culturale
– Gesticolazione/Attività fisica

2) Decodifica e traduzioni
– Raccontare la musica
– Analisi sonorità individuali e di gruppo
– Restituzione spettacolare aperta al pubblico

Breve biografia Salvatore Greco

Maturata esperienza nell’ambito dello spettacolo affiancando la sua famiglia nella gestione del Teatro Club di Catania, in qualità di coordinatore delle attività di Teatro Ragazzi. Realizza spettacoli e organizza rassegne e laboratori con la Compagnia Il Circo di Via Condotti. Dal 1988 inizia ad occuparsi di comunicazione d’impresa realizzando progetti teatrali e audiovisivi per Enti e Aziende su tutto il territorio nazionale. Ha scritto vari testi teatrali, e cine televisivi. Dal 2015 è un produttore indipendente di cinema e teatro

Per ulteriori informazioni:

Mobile: +39 3358403900
www.ilgestoimpresso.it
www.showmeproductions.it

Per prenotare la partecipazione ad uno dei workshop manda una mail a opencatania@gmail.com . Per ulteriori Info: +39 3358403900

 

domenica

Sembra tutto facile quando lo guardi dall’esterno, quando decidi di mettere le mani dentro , quando decidi di capire meglio si aprono strade per te ed altri perchè tutto è mutevole, non c’è niente di autentico, tutto è individuale. Il sogno è fare di una esperienza una bellezza a due o più persone. In tutto questo emerge. si fa strada la libertà e la serenità che deriva ci da forza.

Quando aiuto me aiuto altri

Rivoluzione umana

In questo periodo mi sono ritrovata ad ascoltare in maniera molto, come dire, anche esagerata, come spesso faccio quando mi fisso con qualcosa, la colonna sonora di un musical su Alexander Hamilton che ha avuto molto successo in America e che purtroppo qui è poco conosciuto. La cosa che adoro di questa musica è il fatto che sia una musica pop/rap che fa da colonna sonora ad una storia sui padri fondatori americani, chi avrebbe mai pensato che George Washington potesse rappare? Sono settimane che ascolto queste canzoni in maniera anche ossessiva, ma ascoltarle mi fa sentire bene perché mi fa  capire come può essere possibile qualsiasi cosa se ci si crede

Claudia

Pubblico

Cara Claudia buon giorno, stamattina ho deciso, pochi minuti fa, di usare questa millimetrica opzione, scrivere assieme a te un post sul mio blog, per riassumere un po’ di cose con tutta l’intensità possibile e avendo a fianco la mia arte, il mio modo di esprimermi, la mia quintessenza evocatrice che è lo spettacolo.

Mi sembra interessante, adesso mentre la formulo, questa soluzione perché mi permette di essere autentico, che è la mia più grande ambizione. Ricordo Paolo Virzì, il famoso regista che tu conosci e che io ho incontrato nel 1995, anni fa quando aveva diretto soltanto un film, e poi nel 2002 quando si trovò ad affrontare un momento di grandissima difficoltà in occasione delle riprese del suo film “My name is Tanino”. In quel periodo io ero a Venezia a realizzare un reportage e raccolsi direttamente da lui questa esperienza dalla quale ne uscì fortificato e oggi si può dire vincente. Me lo chiesi allora e me lo continuo a chiedere oggi mentre parlo con te, quante persone gli sono state veramente accanto in quella esperienza incredibile in cui per un periodo rimase bloccato in America a causa di problemi economici. Alcune di queste persone oggi forse fanno parte della sua squadra, di quella resistenza che realizza arte ad ogni costo e tu sai meglio di me che Paolo Virzì di cose belle ne ha fatte tante e continua a farle. Io apprezzo molto la sua cinematografia, in particolare come sa gestire il ruolo delle donne in tutte le sue opere, la ritengo una maniera eccellente. Gestire artisticamente o managerialmente una donna penso che sia molto difficile perché a differenza dell’uomo, che anche se fatica sta nei ranghi e facilmente si estranea, la donna ci mette sempre qualcosa di suo, un condimento con più o meno sale o peperoncino. E’ sempre più raro vedere un uomo col borsello, è naturale vedere una donna con la borsa. Ci stupiamo quando vediamo un uomo col borsello, ci stupiamo quando vediamo una donna senza borsa. Lo consideriamo funzionale quando entrambi hanno il marsupio.  Nel caso nostro tu sei arrivata all’interno della mia organizzazione come per magia e nella stessa maniera hai creato pozioni magiche e anche sovversive cercando strade con il tuo umore che giustamente ti meriti in quanto sei.

In funzione del periodo e di ciò che la vita mi ha presentato di volta in volta ho cercato di contenere questi flussi, qusti coriandoli, queste diverse sensazioni con questa mia ricerca spasmodica che, ritorna con quella magia di cui ti ho detto prima e che comprende anche la mia esplosività. Anche se in maniera surreale tutto questo è anche mio, la stessa necessità, la stessa bramosia, lo stesso sguardo verso un mondo che si chiama arte e che vive di rappresentazioni visive e spettacolari mi appartiene.

Siamo due individui aperti al mondo, desiderosi di dare al mondo un contributo che vivono in questo momento nello stesso recinto con due età diverse.

Cosa chiedo in questo momento alla vita? Chiedo un aiuto. Chiedo un aiuto che mi permetta di costruire, realizzare, utilizzare e soprattutto mettere a reddito tutto lo spettacolo che la mia mente produce ogni istante. La consapevolezza dell’artista è una conquista, è molto difficile che un artista nella sua massima espressione creativa si renda conto di quello che sta accadendo perché molto spesso l’artista è tradito dalla sua stessa emozione, e può essere anche tradito dall’ambiente e la contingenza nella quale vive. La consapevolezza rende questo passaggio, il tradimento, prima di tutto meno doloroso e poi, la consapevolezza lo aiuta ad attraversare questo malessere e a realizzare ciò che la sua vocazione, il suo spirito, la sua anima, la sua saggezza hanno prodotto. Tu forse non sai. o forse sai, che ho iniziato le riprese del mio film lungometraggio dal titolo provvisorio “Taltà” dedicato all’universo femminile. Ho già intervistato due donne in forma diretta e altre due in forma indiretta. Quando dico diretta è perché sono consapevole totalmente di cosa sto facendo e di dove sto andando, quando dico indiretta è la fase di sperimentazione alla ricerca di…

Stamattina, come quasi ogni mattina, nel momento in cui la mia anima ha deciso di essere più forte della mia mente, lo scenario mi si è presentato vastissimo in cui mi sono svegliato e alzato dal letto. Dopo aver pregato il mio mantra per circa un’ora e dopo aver sentito per messaggio la mia fidanzata sono uscito a fare una lunga camminata guardando l’orizzonte dei miei sogni.

Il mio primo pensiero sei stata tu infatti ti ho mandato un messaggio dicendoti che ci saremmo visti con mezz’ora di ritardo; il secondo pensiero è stato stare sul pezzo ed in questo caso ho voluto inconsciamente riprendere una frase che ieri a casa di mia sorella Paola ho letto sul catalogo Ikea che dice così: “Gustati la vita. Ogni giorno.”. Immagina me che parto a piedi da casa mia, tu sai dove abito e scendo fino a Piazza Europa lungo la via Duca degli Abruzzi, costeggio il mare a sinistra fino ad Ognina e risalgo per la circonvallazione, un’ora circa di camminata. Arrivato alla farmacia vicino a casa mia ho deciso di entrare, nonostante fossi molto sudato e con i capelli scompigliati.. in completo da jogging, per comprare un po’ di tiglio che è una tisana che abitualmente prendo la sera prima di coricarmi. Nello stesso istante in cui ho deciso di entrare in farmacia, ho anche deciso di chiedere ad una delle dottoresse che abitualmente trovo dietro il bancone di poter essere intervistata. Quindi immagina me con quel pizzico di sano fiatone, sudato quanto basta, con gli auricolari del telefonino, con il mano il kwai perché avevo troppo caldo, che entro in questa farmacia spinto e motivato dalla sua stessa vita, dalle sue stesse ambizioni, dal suo stesso coraggio. Mi accoglie la dottoressa che io speravo mi accogliesse. Dopo che le ho chiesto quello che mi serviva in maniera assolutamente spontanea le ho chiesto se posso farle un’intervista in merito al mio film in lavorazione. Lei mi ha risposto immediatamente di si, contenta di farlo e in un foglietto di carta mi ha scritto i suoi dati. Felice di questa conquista attinente al mio film, attinente alla mia arte, attinente alla mia continua ricerca nell’ambito dello spettacolo, ho continuato il cammino verso casa, e in fretta perché era già da un’ora che ero fuori e tu saresti arrivata dopo venti minuti circa. Di fatto sei arrivata con 10 minuti di anticipo e non sapendo come intrattenerti perché ancora non pronto ti ho proposto di leggere un articolo con un titolo già evocativo “Le idee migliorano il mondo”. Ed è proprio così che è, la seconda idea, dopo quella di farti leggere l’articolo che ho avuto, ed è nell’istante successivo, quella che stiamo conducendo io e te.

Condividere il mio punto di vista con te e realizzare la mia soluzione tenacemente, concretamente e soprattutto culturalmente, questo è oggi il mio scopo, una grandissima ambizione che mi permette di vincere sul mondo intero aprendo strade nuove incontaminate. La nostra crescita culturale è un beneficio per l’umanità. Quando noi trasformiamo una nostra condizione, noi realizziamo un tesoro. Quando noi realizziamo un tesoro, noi realizziamo valore che appartiene non soltanto a noi, ma al mondo, al nostro ambiente anche se in quel momento c’è il temporale assoluto. Noi cambiamo ad ogni istante in funzione alle scelte, al travaglio, all’obbiettivo o obbiettivi o alle determinazioni poste. Quello che stai vivendo con me in questo momento, alla luce di questo scritto è quello che io chiamo l’effetto carambola. La carambola tra tutti i significati che ha, è la principale specialità del gioco del biliardo. Ad ogni giocatore viene assegnata una delle due biglie, gialla o bianca, mentre quella rossa ha la funzione di pallino. In genere il gioco consiste nel far carambolare la propria biglia usando la stecca. Solitamente per far carambolare la propria biglia è necessario colpire la biglia avversaria e poi il pallino o viceversa.  La funzione più nota e diffusa sta nel fatto che il giocatore per guadagnare un punto,  deve far rimbalzare su tre sponde la sua biglia colpendo le due altre biglie.. il mio punto d’interesse adesso è fermarmi sul concetto del rimbalzo.

Il rimbalzo in cui la tua idea, la tua percezione, il tuo interesse che è il tuo scopo gioco in relazione al presente si connota nel miglior modo possibile a favore dell’universo, rimbalza con le idee di altri e con quello che lo contiene, azione propedeutica a. Cioè agire in una direzione non in maniera diretta, ma in maniera indiretta soprattutto nel caso di una resistenza dell’ambiente stesso. Riassumo tutto questo ampio concetto in un atteggiamento di pazienza. E se ho pazienza io ho uno scopo.

Il mio scopo è produrre arte. Il mio scopo è produrre dialoghi spettacolari che posso rendere tali in uno scenario teatrale o cinetelevisivo ampio. Quanto pensi ci abbia impiegato per arrivare stamattina con te a questa esposizione? Molto più tempo di quanto si immagini, un lavoro costante e minuzioso.

Desidero essere onesto con me stesso e con chi mi sta accanto e realizzare ciò che so fare, ciò che ho imparato a fare e imparare anche dell’altro gradualmente. Quello che so fare maggiormente è attivare un contratto di relazione tra due o più persone, in qualsiasi condizione trasformando la realtà in fantasia. Questo a volte è ed è stato sottovalutato da altri prima di tutto da me stesso. Adesso la direzione è unica. Sono le emozioni che ci guidano. Mi servo del dolore come un alleato. Questo assunto di base sta nella mia consapevolezza di essere un uomo che ha imparato a farlo e continua a ricercare il modo migliore per fare della interazione uno strumento spettacolare.

Come ti senti in questo momento Claudia?

Io mi sento un indomito costruttore di pace e di arte.

Forse in questo momento specifico non senti l’auspicata forza che ho e che sto cercando di passarti, sono certo che questa forza per l’effetto carambola ti arriverà, ne sono assolutamente certo perché è la causa che sto ponendo e senza causa non c’è nessun effetto.

Questa è la sfida per fare della condivisione uno strumento di valore e di arricchimento personale, della persona che fruisce dello spettacolo, dell’atmosfera, del magma energetico da me prodotto assieme agli attori e ai tecnici posti in campo sia da una mia scelta, sia da un mio lavoro esistenziale, sia da un dono dell’universo.

Tu, Claudia, appartieni a questo terzo step che io sto valorizzando più che posso anche se i venti contrari hanno soffiato imperterriti e senza giustizia volendomi fare desistere ad ogni costo dalla missione posta in campo.  Anche in questi giorni. Anche stamattina. Anche adesso. Nello scompiglio c’è la magia del vento. Desidero mettere in campo due strade da subito, anzi aggiungo tre strade, questa è la mia proposta.

La prima è la meravigliosa strada della scelta e della determinazione conseguente che è l’inimmaginabile potere intrinseco ad ognuno di noi, in cui sono riposte le nostre scelte, le nostre ambizioni e i nostri fabbisogni.

La seconda è la strada del laboratorio, ovvero tutto diventa un’opportunità di crescita e di guadagno culturale nella misura in cui usando l’effetto carambola da un’azione di ginnastica fisica godiamo di un risultato culturale e consono al nostro progetto come quello appena raccontato di stamattina per il contatto a supporto del mio nuovo film, e diventa perfetto per altri che lo vivono arricchiti. Recente bella esperienza con il mio film Esame di lealtà.

La terza strada è quella del da farsi, dell’operosità, ovvero quella strada in cui ci sono delle procedure da eseguire e vanno eseguite. Quella strada in cui c’è una disciplina, delle regole, delle procedure da realizzare che sono bel lontane dallo spirito dell’artista che tutto vuole tranne stare in gabbia. E’ doveroso pensare che gli adempimenti sono importanti per produrre ogni cosa che abbia una sua funzione di responsabilità produttiva, remunerativa.

Per la prima strada penso a me e sto a guardare te perché è una strada diversa da entrambi in piccole e grandi cose, è quello che ci dice la pancia che costruisce ognuno di noi in funzione della sua quintessenza.

Per la seconda strada decido, anche con questa esperienza che stiamo vivendo adesso, di fornirti tutti gli spunti possibili perché tu possa decidere consapevolmente anche se la meta è più lontana di quanto tu pensassi. Ogni viaggio parte d un passo.

La terza è la strada dell’azione in cui si punta a costruire una casa di volta in volta con tutti i confort e soprattutto funzionale alla nostra vita e a quella degli altri. Una casa è l’ambiente, è lo spazio primario,. Per casa si intende un luogo amorevole per il nostro essere. E’ impossibile esprimerci se non studiamo prima, se non capiamo il meccanismo che conduce il meccanismo stesso.  Per casa intendo un luogo di cultura in cui chi vuole può servirsene al costo che ne consegue tanto quanto si utilizza un viaggio, un ristorante, un museo, un libro, una tisana per il proprio benessere personale.

Ho, sto usando e userò metafore, racconti, storielle, ho usato tutto questo perché come dice Anthony Robbins “il segreto del successo è imparare ad usare il piacere ed il dolore invece che lasciarsi usare dal piacere e dal dolore.” continua Anthony Robbins “se ci riuscirete avrete raggiunto il controllo della vostra vita altrimenti, sarà la vita a controllare voi”.

A questo punto guardo bene quello che ho sul tavolo, idee chiare. Sono quelle idee che trasformano il mondo, progetti ai quali credo come il nuovo film in lavorazione, il teatro comunitario, il mio nuovo libro “Parlo con la musica” e tante altre cose che tu stessa sai che metto in ordine in funzione alla propria pertinenza e essenza. Aggiungo a tutto questo la capacità con un lavoro continuo ed incessante di trovare aiuto, un aiuto concreto, sincero e necessario per costruire attimo dopo attimo nel miglior modo possibile ogni particolare, ogni dettaglio nella sua più alta funzione.