Ha maturato esperienza nell’ambito dello spettacolo affiancando la sua famiglia nella gestione del Teatro Club di Catania, in qualità di attore, regista, coordinatore delle attività di Teatro Ragazzi. Ha realizzato spettacoli e organizzato rassegne e laboratori d’animazione con la Compagnia Il Circo di Via Condotti.
Dal 1993 è Comunicatore d’impresa area eventi, Video maker e Video editor. È stato iscritto alla FERPI dal 1993 al 2012, dal 2016 è un Professionista iscritto all’Associazione Documentaristi Italiani
Competenze multidisciplinari da mettere a disposizione in funzione all’incarico affidatogli: ideazione, supervisione, sceneggiatura, produzione, casting, regia, riprese, montaggio, edizione.
Lavora in team e per obiettivi. Può essere autonomo nella realizzazione delle produzioni commissionate. Ha una passione innata per la Televisione, il WEB e le nuove tecnologie. È disponibile a svolgere in sede e/o presso clienti le seguenti attività: concorrere alla progettazione e definizione del piano di lavoro, preparare luoghi e strumenti per i progetti in corso, realizzare le riprese, controllare il girato, premontare il girato selezionato, realizzare il montaggio
“Amare significa lasciare all’altro la libertà di essere se stesso in ogni istante del proprio cammino insieme, ed esserne capaci implica aver raggiunto una maturità interiore tale da non temere neanche il venir meno dell’affetto o dell’interesse da parte dell’amato. Amare vuol dire desiderare la gioia del proprio amato senza porre alcuna condizione e senza aspettarsi nulla in cambio. L’amore è una qualità del proprio essere, se la si possiede, ne beneficia indistintamente chiunque ne venga a contatto, un amante, un amico, un figlio, uno sconosciuto. Si dovrebbe stare insieme soltanto perché si sta bene “con”, e invece molto spesso si sta insieme perché si sta male “senza”. Solo se hai sconfitto la paura della solitudine sarai capace di amare. Solo se ami la solitudine ogni momento vissuto con l’altro diventa una scelta d’amore.” Cit. Osho
Ognuno fa la propria esperienza, ognuno sente la verità del dono dell’amare e dell’essere amato. Il mondo inteso come società ha bisogno dell’amore in quanto vita. L’umanità nasce a mio avviso anche da questo, tutto l’amore dal niente al tutto per ogni cosa, per ogni attimo che con amore diventa eterno e infinito
Siamo abituati a disprezzare, siamo abituati a giudicare, a condannare, a creare divisione e ostacoli. Più che in altre Terre il comando qui è inteso come dettato da simpatie o antipatie. E si gonfia di bocca in bocca da incredibile a insensibile. Dal passato che diventa presente e futuro, senza evoluzione. Ieri sera con il mio amico Bernardo siamo andati a cena da Za’ Rosa, a Catania, foto scattata con grande gioia proprio ieri sera. Lei, Rosa, rivoluzionaria e naturale, la ricordo 45 anni fa, come tanti coetanei, con il suo primo furgone panini in Piazza Europa. Ieri lei stessa invitava le persone a fermarsi ballando e sostenendo il karaoke. Magnifici interpreti, amo questi outsider, si sono alternati in canzoni più disparate, anche in cori e danze. Ecco questa è la semplicità, “giudicate” voi. Questa voglia di esserci, esprimersi.. è un campo neutro in cui ognuno è libero di esprimere ciò che è suo e aggiungo d’arte. Auguro questa frivolezza con rispetto a chiunque. La auguro come un nuovo sorriso, una gioia e un’ancora di felicità nostrana, a chi non la immagina neanche, a chi ha bisogno di mura ad hoc, nel senso di compatibilità. Oltre l’istituzionale. La auguro a chi si sente avvelenato dal suo stesso veleno. La società è di chi ama e si ama senza condizioni
Nel doppio bagagliaio c’è l’amore conservato, quello che a volte nascondiamo, quando siamo in fuga, quando non capiamo chi siamo e forse quando vorremmo essere ciò che non siamo
Si fa fatica a stare in piedi con le stesse motivazioni di sempre.
Poi pensi che la sofferenza ti aiuta e ti aiuta chi te la procura, l’ho già appena evidenziato, quando penso a ciò che scrivo. Stanotte ho dedicato la mia povertà a Pirandello, alla sua storia, alla mia. La bellezza è incancellabile, è eterna.
Anche se siamo assaliti da dubbi, paura e frustrazioni la musica e l’amore compensano e ci arricchiscono
Si corre per cosa e da cosa? L’euforia come una conseguenza piuttosto che una necessità. Forse basterebbe fare yoga a casa, leggere divorando una storia, vivere la propria libertà senza limiti. In questo brano c’è la possibilità di teatralizzare le necessità. Fare un collage di foto e appenderle al muro come un tazebao; segnare le cose che più ci piacciano e forse avere voglia e coraggio di ripetere, di rinnovare. Poi parli al telefono e descrivi il tuo stato d’animo ad una amica. Pensa che lo stesso puoi farlo con un uomo
Vasco Rossi Prendi la strada
Cercare il caffè per fare colazione, non lo trovi? Scendi a fare colazione al bar, non è lo stesso. La vita è tua, questo ritmo è molto spesso unidirezionale. Non accetti neanche un consiglio da te stessa. Una valanga di emozioni non espresse. La grinta “sgrinta”. Chi ti ha detto l’ultima volta “sei la peggiore”. Bene! L’unica cosa da fare è ringraziarlo. Apri la finestra e respira nel vedere un mondo nuovo per le tue emozioni, appendi il chiodo. Smetti di comprare un desiderio, prova a conquistare l’attenzione sulla verità. Pronta a sognare il sogno, evita l’architettura. Ascolta la svisata del piano al centro del brano… elimina ogni forma di retorica
Billie Eilish When the party’s over
Dentro una chiesa o una galleria d’arte, assaporare ogni elemento che arriva dopo la tempesta, che bello. Sfogliare un catalogo di buone idee. Che sensazione! È come una doccia in mezzo alla gente. Hai mai pensato di metterti in terrazza fare una doccia e permettere ad altri di vedere la tua gioia, mostrarla anche alla tua famiglia, forse sono le ultime persone che la conoscono. La tua vita è come una opera d’arte. La gioia se non è condivisa non è gioia. Ogni grammo di felicità illumina il mondo. Pensa alla potenza. Congratulazioni con questo brano arriva la tua fede, la preghiera, l’aspetto mistico della vita, l’evoluzione.
Fiori di chernobyl Mr Rain
Dalla meditazione esce il frutto, sempre. Sei andata in discoteca, le risate, i drink, i balli li hai lasciati là. Stasera l’unica cosa possibile è parlare con la luna. L’uomo o chiunque sia la persona con la quale instauri una relazione portalo accanto a te e aiutalo a capire il tuo essere Madonna. La magia di questo brano sta alla tua sensibilità data dal coro dei bambini, che sono la chiave di lettura di una infinita voglia di trasformare un aeroplano di carta in un sogno che vediamo realizzarsi, capire cosa senti, amare il tragitto. Dai spazio alla tua poesia, accettala
Don’t worry be happy
Sembra spensieratezza, invece è rigore, a volte repressione. È come in collegio da cui vorresti scappare invece il sorriso della monaca o dell’insegnante ti riporta all’ordine, a non fare. È un ballo silenzioso sulla mattonella o è il cucchiaino del caffè che va a ritmo in un loop di cui non capiamo il significato, che ti distrae. A volte pensando sia distrazione da un pensiero dominante, ci estraiamo dalla realtà. La realtà è il presente, meglio stare sul pezzo. Siamo italiani, gli europei, sono più liberi degli americani; il gospel l’hanno inventato loro, noi la tarantella. Scansa la retorica. Propongo di battere il tempo con il cucchiaino semmai con Tammuriata nera…
Tom Walker – Leave a light on
Questo brano nel primo elenco non c’era. Uno sbaglio, un’idea, o un caso? Comunque sia, è l’urlo che funziona, l’urlo a volte è fondamentale. È come una sfilata di moda, dove tue sei l’unica modella. Entri ed esci con vari abiti. Ti piace. Provalo, se non l’hai già fatto. Anche a casa. Riunisci, anche nell’immaginazione, un gruppo di persone e entra ed esci in passerella con vari abiti in sottofondo questa musica. Goditi gli applausi. C’è dell’altro per questa musica, lascio che lo scopra tua
Blondie Heart of glass
Moderatamente si torna a ballare, in questo caso con più gusto. Ci sono molte affinità con ciò che penso tu sia nell’accezione più poetica. Balli mentre prepari una torta e aspetti che si cuocia. Massaia. l’immagine della casalinga fans di se stessa. Forse è il ritorno a casa ieri sera, il caldo non disturba la curiosità. È un brano che vuole un bel vento in faccia anche da fermi. Forse in questo brano c’è il ricordo di persone della tua famiglia che si divertono sull’altalena o al parco giochi, forse mentre tu stai a guardare. Energia e rivoluzione. Decidi decisa. Una serata bellissima
Sheik – Habibi
Neanche questo brano c’era nella prima compilation che mi hai inoltrato. Chiedo il link perché è una doppia scelta, perché anche se per pochi secondi ascolti un brano e decidi. In questo caso torna la Madonna e spingo l’acceleratore della mia fantasia e ti immagino in Turchia. Tu straniera in questa terra con principi solidi e una luce di forza che parla di libertà e oriente. Il resto scrivilo tu. Prova a incidere su carta o registrare i tuoi pensieri sparsi per un po’ di tempo e dopo altro tempo rileggi con in sottofondo questa colonna sonora. Ti regalo una pioggia di coriandoli mentre mi soffermo su Kenna Childs Oceans un brano che avevi messo nel primo elenco di musiche di cui non trovo link
All’interno del testo “Il valore della dignità” c’è una battuta recitata da un personaggio collocato all’esterno della scena che guarda l’interno dell’azione teatrale, e dice “il mio telefono è vecchio” e si sofferma su questo. Puntualizzo questo momento perché mi soffermo sulle modernità a volte vissute come impellenti e quanto a volte è il proprio approccio ad un futuro apparente, rappresentato da uno scenario irreale che consideriamo reale per assuefazione. Questo è il mio punto di vista, questo è un progetto che prima di essere uno spettacolo è condivisione, potere della comunicazione senza giudizio e della fede, con l’obiettivo di svegliare la curiosità, come approccio di ricerca culturale, nuovi scenari. Far sì che ogni spettatore si chieda qual è la propria missione in questa terra in rapporto alla propria dignità. Ecco perché mi sono fermato su questa battuta “il mio telefono è vecchio”, ecco perché invito a partecipare questo progetto, perché è una sfida. Invito ad assistere al grande impegno corale e dedizione di Associazione Culturale Capolavori e di circa 40 residenti del quartiere Fortino il 23 luglio alle ore 21, appuntamento a Piazza Campo Trincerato, vi aspettiamo!
Dove siamo è il posto dove realizzare la nostra missione
Lo studio di giovedì mi apre le porte alla riflessione sull’individualità: è una ricerca continua che sfida l’omologazione. Omologarsi significa entrare nel gregge senza sapere bene perché, significa seguire le ultime tendenze e assomigliare a qualcun atro.
La vita in copia secondo me ha poco senso, anche se è la più diffusa e la più disorientante.
L’emulare è già diverso: vuol dire essere ispirati a raggiungere obiettivi specifici, superare, superarsi.
Essere veramente se stessi è veramente difficile. Essere curiosi, allenarsi ad usare la percezione con la propria natura, avere il coraggio di seguire le proprie tendenze, le proprie convinzioni. Di questo atteggiamento determinato, di questo impegno ho fatto la mia bandiera più che altro in salita.
Solo da pochi anni sono riuscito a gestirmi totalmente.
Lottare per vincere
Dove siamo è il posto dove realizzare la nostra missione
Fino a qualche anno sono stato sviato, rapito da quella che sento nel mondo come aggressività diffusa. Il malessere dell’umanità che si trasforma in assenza di dialogo e empatia. Prepotenze incontrollate. Questo perché quando l’omologazione diventa un boomerang, si ritorce contro chi la applica e sentendosi disperso reagisce. L’omologazione molto spesso non avviene come si vuole, l’omologazione è una catena, quindi le persone diventano irascibili e considerano le persone indipendenti come spie, nemici del sistema.
L’omologazione ti porta ad immaginare di acquistare la felicità, o di acquistare ciò che pensi ti porti la felicità. I surrogati della gioia.
La nostra individualità è un tesoro unico che ognuno possiede.
Cercando di essere ciò che non si è, di fatto e di natura, si esaspera la propria vita, la si snatura. Si snatura se stessi e il proprio ambiente. Si finge di essere altro da sé stessi.
Grazie alla preghiera, alla meditazione abbiamo il potere di trasformare ogni cosa, anche con tonnellate di pazienza.
Un aspetto a volte catastrofico è l’omologazione con il capo branco che a sua volta cerca l’omologazione con un leader di riferimento, cerca la potenza in altri senza amarsi e tirarla fuori da sé stesso
Lottare per riuscire
Dove siamo è il posto dove realizzare la ns. missione
La nostra individualità emerge e si potenzia, risplende, quando ci impegniamo al massimo delle nostre capacità. La nostra unicità, la nostra profonda bellezza e saggezza, serve all’umanità e ci permette di realizzare la pace, il benessere, le conquiste, l’educazione … ogni cosa che appartiene al progetto dell’anima. Ci permettere di manifestare il nostro Karma, trasformarlo in missione.
Ognuno è un tassello di un gigantesco puzzle, ognuno è unico. Il gregge esiste nell’unicità diffusa piuttosto che in desideri e sensazioni mancate
La musica è tutt’altro che routine, la musica è l’elaborazione magica di ogni nostro pensiero. La musica è la manifestazione dei ns sentimenti anche quando sta zitta dentro di noi e si muove e canta solo con il pensiero. La musica che scegliamo è la ns realtà, questa è quella che ha scelto Valentina
The Flamingos – I only have eyes for you
Ti ha mai detto nessuno che potresti essere maga, o forse meglio dire una fatina? Doppio ruolo, capacità di interpretare sia Cenerentola che fata Smemorina. Nel frattempo metti sempre il pilota automatico per ogni tuo tempo, o forse il pilota controllore. Come in questa canzone, pausa e riflessione. Attesa, sospensione. Passi felpati come una gatta. Nel mentre vediamo molti specchi davanti ai quali ti chiedi “come mi sta?”. Sogni molti e ricorrenti come in una serie televisiva, questa è un’ottima sigla, in una opera in cui sei la star. Interprete e personaggio principale anche di altri tempi, dipende dal mood nel quale ti collochi. La canzone ci dice che sei abituata al castello, alla servitù. Un castello incantato che a volte, per certi versi più che reggia potrebbe essere una prigione. La luce del comodino spesso rimane accesa, leggi prima di andare a dormire?
Lello Analfino – Cocciu D’Amuri
Dichiari con questo brano la tua sensibilità, un tentativo di essere Vasco Rossi, nel mix rock e miele. A questo si aggiunge quel pizzico di cinismo che secondo me ti distrae. Grande voglia di spettacolarizzare qualsiasi cosa anche solo nella tua fantasia. Ci metti tutto di più per fare altro? questo pensiero appartiene al mondo delle contraddizioni. Coerenza o incoerenza questo dipende solo da te. Voglia di ricevere una serenata è un idea, come idea divertente, manifestazione, forse nel momento stesso che accade sono troppe le cose che devono combaciare per dare tu pieni voti. Voglia di essere al centro dell’attenzione anche se nascondi benissimo questa esigenza. Mestieri possibili per te sulla base di questo brano sono vari, manuali, vediti come: pizzicagnola, sarta, elettricista, manovale, contadina, oste in un paese del ‘300 sperduto tra le montagne. Forse anche Mozart che compone e suona. Hai mai pensato di fare l’esperienza di camminare sui trampoli immaginandoti Rapunzel in un libro di fiabe. Oppure preparare un tetto di stelle luminose che accendi a tempo di musica. Puoi anche immaginare con questo brano tutte le coppie di fatto o che metti assieme tu. Le vedi che ballano in riva al mare o in cima di una montagna in una notte qualsiasi, anche se piove. La pioggia, altra cosa che forse ti piace? Avresti voluto conoscere Domenico Modugno anche in versione francese.
Ain’t got non home – Clarence Henry
Ci vuole orecchio per scegliere un brano come questo. Ci vuole allegria destreggiante sapienza per metterlo al terzo posto di questa compilation. Rispecchia la tua allegria e vivacità? ..fuori da ogni rituale e confine. Viaggi in treno, in una corriera anni 50, viaggi a piedi, viaggi non convenzionali. Puoi dire ad altri che non lo sei, dentro scalpiti. Questa selezione ci porta a pensare al gioco, alla fantasia interpretativa, a equilibri di combinazioni di ballo. Ecco il ballo! Ballo in coppia. Fuori da ogni schema c’è un’anima che vuole dire mille cose. Cosa ti trattiene? Sembra che tu abbia voglia di divertire come un’animatrice e divertirti. Il ritmo che bella cosa. Immagina questo brano in una catena di montaggio di una fabbrica, tutti si muovono a tempo, che ne pensi? Ogni cosa può essere spettacolo, dipende da noi, sempre. La responsabilità di ciò che viviamo è sempre nostra
Cinema Paradiso – Ennio Morricone
Avrai visto il film Ennio di Tornatore, se non ti è capitato, fallo capitare. Un film bello per un racconto in musica che è straordinario. Veniamo a questo brano. Meditazione, attesa come il primo brano. Davanti al mare a sognare. Davanti ad un prato infinito a sognare. Seduta dentro un autobus in città, a sognare. Davanti ad un piatto, seduta a tavole, mentre non mangi, sogni. Questa vita è un sogno in più dimensioni. La nostra mente, per non dire la tua, come affermativo, spazia e i tuoi sogni si arricchiscono. Fluire di coriandoli abbellisce la scena, la sostiene nel dire che è tutto poesia, la poesia che nasce da un accordo di note e che si apre all’incanto della natura e di ciò che entra in sintonia con noi. Possibile che tu scriva poesie o racconti? Possibile che tu sia gelosa di ciò che scrivi e li nascondi? Possibile che sogni sia il vestito di Cenerentola per andare al ballo o in trattoria, e lì incontri il principe azzurro? Anche se lo trovi continui a sognare. Ti piace la casa ordinata e sei capace di smontarla e rimontarla molte volte in un anno. Sei anche senza orari. Puoi invertire il giorno e la notte. Gli altri possono sorprendersi, tu rimani impassibile. Sulle scelte non c’è nessuno che può distrarti, per questo a volte c’è da riflettere. Forse ti piace disegnare? Se fosse così è un altro elemento che ti permette di poetizzare su ogni cosa. Poetizzare penso sia la tua indole.
Linger – The Cranberries
C’è sempre una realtà con la quale fare i conti. Le realtà o ci stuzzicano o ci annoiano. C’è sempre ciò che ti riporta alla quotidianità. La tua è forse standard, è forse monotona? Il tuo sogno lo vedo in maglietta e pantaloncini a correre come in un film, senza sapere dove andare. Questa canzone è perfetta mentre prepari i tortellini per il pranzo di famiglia; mentre il sole illumina la campagna. Vorresti ubriacarti di vino buono. Ridere e ballare come Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamente. Forse il tuo rapporto con lo spettacolo, il cinema, la fotografia è radicato dall’infinito passato. Sei una scoperta per chi ti scopre. Gli specchi ti portano alla misura del tempo, a cambi di abito e trucco, per interpretare chi vuoi. Sognante, felice. Forse è impossibile vederti fumare?
One scotch, one bourbon, one beer – Amos Milburn
Ogni cosa che facciamo, quando la facciamo al meglio, serve al mondo. Se rispondiamo al mondo, il mondo ci spinge in avanti, ci fa crescere, come in questo caso. Spalanchiamo finestre e ammiriamo nuovi paesaggi. La sensualità la sai utilizzare. Forse balli swing, ma non basta. Se hai scelto questo brano solo per il brano, per quel senso di libertà che ti porta, mi sembra molto interessante. Il ballo è a volte ripetizione e i veri creativi si annoiano dopo un po’ se non trovano risorse pertinenti alla loro missione in questa terra, non basta ballare. Tu sei pronta e vuoi uscire da ogni tipo di schema? La tua vita è in divenire come il ritmo di questa suadente canzone, come il suo andare avanti e allo stesso tempo girare su sé stessa. La gioia non sta nel ballo, sta nel capire chi siamo e fare di tutto per realizzarlo. Il ballo è un accessorio, visualizza il ns coinvolgimento, non visualizza il sentimento. Per lo swing a volte è in contrasto, l’allegria evidente, un pensiero differente. Certi balli e certa attività fisica sono utili nella misura che liberiamo pesi, alleggeriamo tensioni. La musica ci sostiene anche se stiamo fermi, la musica gira intorno. La musica ci distrae come penso questo brano per te?
My sweet prince – Placebo
Una scaletta, una playlist, questo quello che è nato da un incontro. Può essere un programma radiofonico o televisivo o forse un documentario. È possibile perché la musica si presenta e ci presenta. Un racconto di te che parte da aspetti romantici, dal castello o dalla prigione e arriva ad una ampia introspezione. Hai fatto tutto da sola, complimenti. Scegliendo ed esprimendo gusti musicali. Il brano mi sembra azzeccato per chiudere questa esperienza di fruizione musicale. Può essere la musica giusta come sottofondo ad una cena illuminata dalla luna? Un rito con il vino di poco fa che torna autorevole? Un citofono forse collega gli opposti. Decidiamo le persone giuste in una continua evoluzione, ci approcciamo dedicando ogni sfumatura alla luce della luna. Ti è capitato di parlare con la luna? Per me questa scelta musicale rappresenta questo. La luna illumina i tuoi desideri in quel determinato e consapevole “Grazie Posso”. Bella questa scelta! Esprime questa gita tra vari aspetti, tra varie fotografie; si chiude con un magnifico sorriso. È bello dire, è bello godere di ciò che si pensa e si fa. In questo caso scatta la soddisfazione e poi ci diciamo: congratulazioni.