Gente

Andiamo oltre e con un pensiero positivo.

Guardando il bello della gente diventiamo entusiasmo.

 

“Le gente che mi piace”

una poesia di Mario Benedetti

 

Mi piace la gente che vibra,
che non devi continuamente sollecitare
e alla quale non c’è bisogno di dire cosa fare
perché sa quello che bisogna fare e lo fa.
Mi piace la gente che sa misurare le conseguenze delle proprie azioni,
la gente che non lascia le soluzioni al caso.
Mi piace la gente giusta e rigorosa, sia con gli altri che con se stessa,
purché non perda di vista che siamo umani e che possiamo sbagliare.

Mi piace la gente che pensa che il lavoro collettivo, fra amici,
è più produttivo dei caotici sforzi individuali.
Mi piace la gente che conosce l’importanza dell’allegria.
Mi piace la gente sincera e franca,
capace di opporsi con argomenti sereni e ragionevoli.
Mi piace la gente di buon senso,
quella che non manda giù tutto,
quella che non si vergogna di riconoscere che non sa qualcosa o si è sbagliata.
Mi piace la gente che, nell’accettare i suoi errori,
si sforza genuinamente di non ripeterli.
Mi piace la gente capace di criticarmi costruttivamente e a viso aperto:
questi li chiamo “i miei amici”.
Mi piace la gente fedele e caparbia,
che non si scoraggia quando si tratta di perseguire traguardi e idee.
Mi piace la gente che lavora per dei risultati.
Con gente come questa mi impegno a qualsiasi impresa,
giacchè per il solo fatto di averla al mio fianco
mi considero ben ricompensato.

Mario Benedetti

 

 

fonte: https://restaurars.altervista.org/le-gente-mi-piace-poesia-mario-benedetti/

#Vuelvealavida

La cultura è un bisogno vitale dell’essere umano, è la nostra identità, è ciò che siamo. È la nostra storia, i nostri costumi, le nostre tradizioni. #Vuelvealavida vuole ricordarti che ogni volta che torni a teatro, al cinema, a uno spettacolo oa una lettura vinci. Condividi e commenta se vuoi urlare tanto quanto noi …

Style it takes

Come un super 8, la bellezza ritrovata, quelle immagini a cui diamo un nuovo senso. Potere nelle mani, nel lavoro di una costruzione di parole, di un gioco, di incomprensioni che magicamente si comprendono. Questo brano fa parte di due regali mattutini, oggi, senza dubbi, ascolto e porto a casa. Nell’incomprensione c’è la comprensione. Bello

Open house

Oltre il sentire

Una marcia lenta, elegante, una voglia di condivisione ristretta ad amici, coraggiosi con cui ci capiamo. Il flusso è come un rubinetto che gocciola perché ha un senso. Quel senso che trovi in una cucina di una grande ristorante, grande punto di ristoro. Quell’acqua che scorre per pulire come segno di saggezza, silente nel suo silenzio, nell’indifferenza dell’altro. Mentre arriva il suono di una parola “madre”. Si aprono file, cartoline di una vita, foto chiare, sbiadite, decolorate. Nel frattempo quella comunità è attorno ad un fuoco a guardarsi, riscaldarsi, bere un buon whiskey. Meditare prima regola per tutto

Testo canzone
Please
Come over to 81st street I’m in the apartment above the bar
You know you can’t miss it, it’s across from the subway
And the tacky store with the mylar scarves
My skin’s as pale as outdoors moon
My hair’s silver like a tiffany watch
I like lots of people around me but don’t kiss hello
And please don’t touch
It’s a czechoslovakian custom my mother passed on to me
The way to make friends andy is invite them up for tea
Open house, open house
I’ve got a lot of cats, here’s my favorite
She’s lady called sam
I made a paper doll of her – you can have it
That’s what I did when I had st.vitus dance
It’s a Czechoslovakian custom my mother pased on to me
Give people little presents so they remember me
Open house, open house
Someone bring the vegetables, someone please bring heat
My mother showed up yesterday, we need something to eat
I think I got a job today they want me to draw shoes
The ones I drew were old and used
They told me – draw something new
Open house, open house
Fly me to the moon, fly me to a star
But there are no stars in the new york sky
They’re all on the ground
You scared yourself with music, I scared myself with paint
I drew 550 different shoes today
It almost made me faint
Open house, open house
Fonte: Musixmatch
Compositori: John Cale / Lou Reed
Testo di Open House © Metal Machine Music, John Cale Music, Inc.

 

Lavoro

Dove siamo capiamo,

agente anima,

siamo gli altri.

Km che scorrono

inquadratura in questo film,

andante gioioso, energia.

Panorami, libreria,

faldoni di appunti,

documenti, palle Natale.

Nel senso, il senso,

circondante, sfide,

un risotto, infiniti sapori.

Sguardo dirimpettaio,

continuo, creante, errante,

ex fidanzata, amore, interminabile.

Lavoro agisco, lavoro studio,

lavoro scrivo, occasione,

bentrovato disordine, io.

Cucina, vera bussola,

lavoro immagini,

lavoro poesia.

Pagine scritte, amore,

determinato bisogno,

vitale nutrimento.

Rispetto accettante,

quanto ci prego,

in questa nostra essenza.

 

 

Sabato è la summa di un lavoro diligente che implica un processo sistematico chiamato settimana laddove ogni azione è lo scandire di desideri, equlibri, nfinita necessità e valore. Le opportunità di un artista sono prima di tutto i pensieri prima delle azioni

Cheek to cheek

Top Hat, Cappello a cilindro, è un film musicale del 1935 diretto da Mark Sandrich, con Fred Astaire e Ginger Rogers. È uno tra i migliori musical della storia del cinema, elegante e sofisticato, con le straordinarie musiche di Irving Berlin. La coppia Fred Astaire e Ginger Rogers si esprime al meglio, esibendosi con stile, grazia e talento. Il brano del video è Cheek to cheek, il più famoso dei motivi del film, cantato da Jerry a Dale all’inizio della serata all’hotel di Venezia; poco dopo i due ballano in coppia

Sinossi: un famoso ballerino statunitense, Jerry Travers, mentre si trova in un albergo insieme al suo impresario, conosce per caso un’affascinante indossatrice, Dale Tramont, e se ne innamora. Le sue attenzioni, però, non sono ricambiate dalla graziosa fanciulla. Dopo un insistente corteggiamento, Jerry riesce a farla innamorare di sé, ma per un errore la ragazza comincia a credere che lui sia il marito di una sua cara amica. Così, convinta che si tratti di un avventuriero, lo allontana sdegnata.

Jerry è molto deluso. Un giorno, dopo essersi esibito con successo in un musical, Jerry si fa convincere ad andare a Venezia, solo perché scopre che la moglie del suo impresario vuole presentargli una ragazza, che guarda caso è proprio Dale. Comincia così un esilarante gioco di equivoci e scambi di persona, dato che il vero marito della sua amica è l’impresario di Jerry. Ma alla fine tutto si chiarirà, e Jerry e Dale ritroveranno finalmente l’amore.

 

 

 

fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Cappello_a_cilindro_(film)

Il silenzio del mondo

https://www.mymovies.it/ondemand/filmmaker/movie/4154/?fbclid=IwAR2um3cBSS0OnMj0QrJaTgMcCNSIXNV_jyvvOPMX8AttwCLZlg-0Gw9YjvQ

Film di Riccardo Palladino. Italia, 2020, 8′ v.o. italiano con sottotitoli in inglese Versioni disponibili: Lingua: Italiano

Un uomo con la macchina da presa: i piccoli eventi sulla riva di un fiume increspato dal vento. Il cinema interroga il linguaggio misterioso del mondo.

Ospite

   
Descrivere un attimo è molto difficile, nel senso di come rappresentarlo. Parlare del buio e luce della nostra mente è una liberazione. La tua poesia Riccardo in parte ha dato senso al gioco di queste immagini. Le papere e i continui contrasti sono i veri protagonisti. Come il fluire diversi dell’uomo e della coppia. Mi chiedo a che punto sia chi si ferma in una immagine riflessa e la racconta. Meno male che sussurri, l’amore in coda arriva potente. Si vede che sei un libero pensare. Buon racconto

 

Tinder

Esiste una autentica compatibilità oltre i confini del dubbio, nelle sperimentazioni di uno scorrere visivamente tipologie diverse di persone consenzienti a destra o sinistra?

 

Il manifesto e aspirazione di Tormento, giovane metalmeccanico in provincia di Belluno è la continua ricerca del due. Si domanda se esiste la bellezza in accordo con il proprio sé. La voglia di essere capita, amata, coccolata. La voglia di esprimere il buon gusto per la tavola con chi lo apprezzi in amore, questi sono i propositi di Colonia giovane studentessa al 3° anno di Chimica all’università di Padova. Vivono a 130 km di distanza, come due mondi indefiniti, le loro vite sono lontane dalle loro. Tormento lavora fin da ragazzo, la sua famiglia è metalmeccanica da sempre. Colonia studia con disciplina, la sua famiglia si prodiga per il suo futuro per la sua docenza. Entrambi fanno lunghe passeggiate a piedi lungo la campagna, al bordo della periferia, seguendo i sentieri del centro. Amano la fotografia. Conoscono tanta gente, le loro comunità sono piccole realtà in cui anche solo se ti saluti durante una passeggiata, puoi dire che hai incontrato un amico. Navigano in una solitudine che esplorano ogni giorno. Entrambi sognano un dialogo prepotentemente attrattivo, da baciare. Tormento legge James Hillman, l’ha trovato ad un mercatino dell’usato e lo ha con sé in ogni pausa. Legge a mensa, in bus, in bagno, sul comodino. Colonia sta completando un libro di Margaret Mazzantini, è stato un regalo per il suo 21nesimo compleanno. Il suo spazio di lettura preferito è la poltrona del soggiorno di casa, a volte in bagno o in terrazza sul dondolo. Sa di essere già vecchia, le piace. Tormento ha da poco interrotto la sua relazione con Sostenitrice perché ha sentito di non amarla come lei ama lui. Colonia è stata lasciata da Garzone perché ha cambiato città. Alternano stato su WhatsApp con foto diverse. Oggi Tormento ha posto un’immagine dell’alba, Colonia di un balcone fiorito. Il brano preferito da Tormento è Runaway di Del Shannon. Il brano preferito da Colonia è Love is a bitch di Two Feet. Se non ti conosce alla stessa domanda si nasconde dietro Un senso di Vasco Rossi. Sfogliano i social con curiosità. Garzone preferisce Tumblr, Colonia Instagram. Lui posta auto da corsa, lei ricette di cucina. Tormento fa colazione quasi ogni mattina al bar vicino la fabbrica, Colonia in pigiama nell’elegante cucina di casa, spesso con i suoi familiari. Un giorno ad una festa, Tormento a casa di Allodola in Via degli Spervieri e Colonia a casa di Murazzo a Tortello la campagna fuori città, avvertono un “non so bene cosa”, la sospensione del tempo, l’amore per sè. Il perché bisogna chiederlo a Giove che si è messo in contatto con loro. Mentre ascolta un brano da Song of key o life, non sa bene neanche lui perché adesso, sa con certezza che Tormento e Colonia si incontrino. Corteccia dice a Tormento, conosci Tinder? Lungomare dice a Colonia, sono su Tinder, prova anche tu. Nel secondo capitolo della Socializzazione applicata nel flusso esplorativo del nuovo millennio in funzione alla fusione delle zavorre in un tratto esistenziale della moderna società, a pagina 58 si legge “Questa storia nasce da un match”

Saggezza

Il cambiamento parte da ognuno di noi, cambiarsi per cambiare. Le celebrazioni o inviti a riflettere servono per puntare l’attenzione e fare riflettere. L’essenza a mio avviso è una responsabilità comune e condivisa, il dovere di entrambi, di tutti, di creare valore con un unico mezzo, il rispetto. Amare se stessi è già un buon punto di partenza. Questa è un’altra giornata mediatica di vetrine piene di “la penso anch’io così”, una altra giornata di vetrine piene di “ricerche di attenzione”. Hanno ragione tutti. Come disse il buon Antony “Tutto quello di cui abbiamo bisogno è dentro di noi”. Meno male che c’è la fede