XII EDIZIONE DI STATE AKORTI

La XII edizione di State aKorti, Festival internazionale del cortometraggio comico-umoristico torna il 2, il 3 e il 4 agosto 2019 nella Terra di Bò con un intero fine settimana dedicato alla celebrazione della risata, dell’ironia e dell’umorismo in tutte le sue forme.

E’ questo l’intento di Bò Laugh, il grande contenitore di cabaret, musica, arte e intrattenimento, che il team di Dibo Eventi e Mizzica Film realizza per garantire ciclopiche risate perché, dovreste saperlo, ridere fa bene al cuore, aumenta le difese immunitarie, stimola le endorfine, abbassa la percezione del dolore, riduce stress e ansia e i benefici del riso non finiscono qui.

Tutto pronto quindi per il ciak su questa edizione che ha deciso di aprire – venerdì 2 agosto, a partire dalle 21:00 – con una serata inedita, dai colori e sapori ben diversi da quelli consueti e che vuole invitare alla riflessione il pubblico: una finestra sul problema della Repubblica Democratica del Congo dove in occasione delle elezioni presidenziali (che non si svolgevano da ben 17 anni), nelle città di Butembo e Beni, roccaforti dell’opposizione al presidente Kabila è stato impedito di votare adducendo come ragione ufficiale la presenza del più grande focolaio di ebola al mondo. Entrambe le città si sono ribellate alla decisione del governo e sono cominciate le proteste che hanno portato il Paese sulle soglie della guerra civile. Alessandro De Filippo, docente di Cinema, Fotografia e Televisione al Disum (Dipartimento Scienze Umanistiche) dell’Università di Catania, si è recato nella regione del Nord-Kivu e ha raccolto immagini e clip video di questa importante manifestazione di democrazia popolare:

Sabato 3 agosto, a partire dalle 21:00, largo alla proiezione dei corti in concorso per la manifestazione.

Sono 13 i corti finalisti per la XII edizione di State aKorti, tutti provenienti da Francia, Italia e Spagna: El libre di Francesca Catala (Spagna 2019), Elvis di Andrea della Monica (Italia 2018), 9 pasos di Marisa Crespo Abril Moisés Romera Pérez (Spagna 2018), Chicken di Paula C. Frias (Spagna 2019), Con Paquito era Mejor di Adàn Pichardo (Spagna 2018), Traum(A)Novelle di Francesco Faralli (Italia 2018), Parru pi tia di Giuseppe Carleo (Italia 2018), Pizza di Inñaki Rikarte Egidazu e Aitor De Kintana Moraza (Spagna 2019), Je suis

de Trop di Macìxime Baudin (Francia 2019), Eco di Raùl Mancilla (Spagna 2018), Trend di Imanol Ortiz Lòpez (Spagna 2018), In love di Lopez Le Frères (Francia 2018) e Money Time di Clicquot Guillaume (Francia 2019).

In palio il premio Miglior Cortometraggio (500 euro) che sarà assegnato, come di consueto da una folta giuria di esperti di cinema e cinematografia, giornalisti e critici di settore, registi e (semplici) appassionati della Settima Arte che quest’anno sarà presieduta dall’attore Giuseppe “Pippo” Pattavina, testimonial 2019 del Festival, che – come già molti altri artisti siciliani riceverà la solenne investitura del Festival: l’identificazione con una pianta all’interno dell’Orto Bòtanico. Come sempre resta un segreto la pianta scelta dal testimonial che verrà svelata proprio dal testimonial in occasione della serata centrale del Festival.

La tre giorni di Bò Laugh si concluderà domenica 4 agosto, a partire dalle 21:00. In programma la presentazione del libro di Luca Vullo “L’Italia s’è gesta – come parlare italiano senza parlare” e la proiezione del film Esame di lealtà di Salvatore Greco

Anche per quest’anno l’appuntamento con la comicità e la risata vivrà una fase di TRANSUMANZA al centro storico di Catania, in collaborazione con l’AMT. Uno spin-off del festival che ci regalerà una quarta giornata di grasse risate.

Tutto questo, grazie alla presenza di ben 3 direttori aristici: Carlo Lo Giudice, Nicola Palmeri e Simone Spitalieri.

A presentare la manifestazione, sarà come di consueto la giornalista Carla Condorelli, ormai storica presentatrice del Festival State aKorti e, sotto l’Alias di Erremoscissima, front woman degli Stipsy King.

Il concorso è patrocinato da Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) Direzione Generale Cinema, Agenzia per la Coesione Territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Sicilia-Assessorato al Turismo, Sport e spettacolo – Ufficio speciale per il Cinema e l’Audiovisivo, Sicilia Film Commission, Sensi Contemporanei, FCS – Coordinamento dei Festival del cinema in Sicilia, Codacons, Città Metropolitana di Catania, Comune e Pro Loco di Viagrande, Legambiente.

comunicato stampa

WORKSHOP “PARLO CON LA MUSICA”  Ideato e diretto da Salvatore Greco. Facile e interessante esperienza che consente un approccio non convenzionale all’ascolto musicale.  Dal 26 al 28 luglio 2019 con i seguenti orari  orari 17:00/20:30. presso Open – Via Porta di ferro, 38 – Catania,

“Parlo con la musica” è un’occasione importante in cui fare esperienza di questa profonda comunicazione gestuale-musicale che avviene tra due, più persone o di una persona con sé stessa. Questo dialogo viene condotto da Salvatore Greco non solo tramite le canzoni, la musica per l’appunto, ma anche con la voce, col corpo, con la danza e in molti altri modi creativi per aprire la propria anima alla bellezza e all’armonia. “Ognuno trova nella musica – dice Salvatore Greco – uno scrigno di emozioni in essa contenute. Comunicare con la musica, scambiarsela, vuol dire interagire con il mondo, dare ascolto alle proprie percezioni, alla propria identità. Questa esperienza coltiva ascolti diversi, li utilizza come dati emozionali, gestuali, musicali, che possiamo condividere usando flussi energetici liberi da schemi preconcetti o pregiudizi su sè stessi o sul mondo”.  Il workshop, che sarà un’esperienza da vivere, si svolgerà sia indoor che outdoor, all’aria aperta. Per partecipare al workshop è necessario avere:  uno dei seguenti lettori audio: smartphone, lettori digitali portatili, walkman, con auricolari;  abbigliamento comodo  

Attività previste:

1) Introduzione
– La potenza della musica
– Data base/Playlist
– Fonti sonore

2) Orecchio fotografico
– Visualizzazione
– Interattività culturale
– Gesticolazione/Attività fisica

2) Decodifica e traduzioni
– Raccontare la musica
– Analisi sonorità individuali e di gruppo
– Restituzione spettacolare aperta al pubblico

Breve biografia Salvatore Greco

Maturata esperienza nell’ambito dello spettacolo affiancando la sua famiglia nella gestione del Teatro Club di Catania, in qualità di coordinatore delle attività di Teatro Ragazzi. Realizza spettacoli e organizza rassegne e laboratori con la Compagnia Il Circo di Via Condotti. Dal 1988 inizia ad occuparsi di comunicazione d’impresa realizzando progetti teatrali e audiovisivi per Enti e Aziende su tutto il territorio nazionale. Ha scritto vari testi teatrali, e cine televisivi. Dal 2015 è un produttore indipendente di cinema e teatro

Per ulteriori informazioni:

Mobile: +39 3358403900
www.ilgestoimpresso.it
www.showmeproductions.it

Per prenotare la partecipazione ad uno dei workshop manda una mail a opencatania@gmail.com . Per ulteriori Info: +39 3358403900

 

domenica

Sembra tutto facile quando lo guardi dall’esterno, quando decidi di mettere le mani dentro , quando decidi di capire meglio si aprono strade per te ed altri perchè tutto è mutevole, non c’è niente di autentico, tutto è individuale. Il sogno è fare di una esperienza una bellezza a due o più persone. In tutto questo emerge. si fa strada la libertà e la serenità che deriva ci da forza.

Quando aiuto me aiuto altri

Rivoluzione umana

In questo periodo mi sono ritrovata ad ascoltare in maniera molto, come dire, anche esagerata, come spesso faccio quando mi fisso con qualcosa, la colonna sonora di un musical su Alexander Hamilton che ha avuto molto successo in America e che purtroppo qui è poco conosciuto. La cosa che adoro di questa musica è il fatto che sia una musica pop/rap che fa da colonna sonora ad una storia sui padri fondatori americani, chi avrebbe mai pensato che George Washington potesse rappare? Sono settimane che ascolto queste canzoni in maniera anche ossessiva, ma ascoltarle mi fa sentire bene perché mi fa  capire come può essere possibile qualsiasi cosa se ci si crede

Claudia

Pubblico

Cara Claudia buon giorno, stamattina ho deciso, pochi minuti fa, di usare questa millimetrica opzione, scrivere assieme a te un post sul mio blog, per riassumere un po’ di cose con tutta l’intensità possibile e avendo a fianco la mia arte, il mio modo di esprimermi, la mia quintessenza evocatrice che è lo spettacolo.

Mi sembra interessante, adesso mentre la formulo, questa soluzione perché mi permette di essere autentico, che è la mia più grande ambizione. Ricordo Paolo Virzì, il famoso regista che tu conosci e che io ho incontrato nel 1995, anni fa quando aveva diretto soltanto un film, e poi nel 2002 quando si trovò ad affrontare un momento di grandissima difficoltà in occasione delle riprese del suo film “My name is Tanino”. In quel periodo io ero a Venezia a realizzare un reportage e raccolsi direttamente da lui questa esperienza dalla quale ne uscì fortificato e oggi si può dire vincente. Me lo chiesi allora e me lo continuo a chiedere oggi mentre parlo con te, quante persone gli sono state veramente accanto in quella esperienza incredibile in cui per un periodo rimase bloccato in America a causa di problemi economici. Alcune di queste persone oggi forse fanno parte della sua squadra, di quella resistenza che realizza arte ad ogni costo e tu sai meglio di me che Paolo Virzì di cose belle ne ha fatte tante e continua a farle. Io apprezzo molto la sua cinematografia, in particolare come sa gestire il ruolo delle donne in tutte le sue opere, la ritengo una maniera eccellente. Gestire artisticamente o managerialmente una donna penso che sia molto difficile perché a differenza dell’uomo, che anche se fatica sta nei ranghi e facilmente si estranea, la donna ci mette sempre qualcosa di suo, un condimento con più o meno sale o peperoncino. E’ sempre più raro vedere un uomo col borsello, è naturale vedere una donna con la borsa. Ci stupiamo quando vediamo un uomo col borsello, ci stupiamo quando vediamo una donna senza borsa. Lo consideriamo funzionale quando entrambi hanno il marsupio.  Nel caso nostro tu sei arrivata all’interno della mia organizzazione come per magia e nella stessa maniera hai creato pozioni magiche e anche sovversive cercando strade con il tuo umore che giustamente ti meriti in quanto sei.

In funzione del periodo e di ciò che la vita mi ha presentato di volta in volta ho cercato di contenere questi flussi, qusti coriandoli, queste diverse sensazioni con questa mia ricerca spasmodica che, ritorna con quella magia di cui ti ho detto prima e che comprende anche la mia esplosività. Anche se in maniera surreale tutto questo è anche mio, la stessa necessità, la stessa bramosia, lo stesso sguardo verso un mondo che si chiama arte e che vive di rappresentazioni visive e spettacolari mi appartiene.

Siamo due individui aperti al mondo, desiderosi di dare al mondo un contributo che vivono in questo momento nello stesso recinto con due età diverse.

Cosa chiedo in questo momento alla vita? Chiedo un aiuto. Chiedo un aiuto che mi permetta di costruire, realizzare, utilizzare e soprattutto mettere a reddito tutto lo spettacolo che la mia mente produce ogni istante. La consapevolezza dell’artista è una conquista, è molto difficile che un artista nella sua massima espressione creativa si renda conto di quello che sta accadendo perché molto spesso l’artista è tradito dalla sua stessa emozione, e può essere anche tradito dall’ambiente e la contingenza nella quale vive. La consapevolezza rende questo passaggio, il tradimento, prima di tutto meno doloroso e poi, la consapevolezza lo aiuta ad attraversare questo malessere e a realizzare ciò che la sua vocazione, il suo spirito, la sua anima, la sua saggezza hanno prodotto. Tu forse non sai. o forse sai, che ho iniziato le riprese del mio film lungometraggio dal titolo provvisorio “Taltà” dedicato all’universo femminile. Ho già intervistato due donne in forma diretta e altre due in forma indiretta. Quando dico diretta è perché sono consapevole totalmente di cosa sto facendo e di dove sto andando, quando dico indiretta è la fase di sperimentazione alla ricerca di…

Stamattina, come quasi ogni mattina, nel momento in cui la mia anima ha deciso di essere più forte della mia mente, lo scenario mi si è presentato vastissimo in cui mi sono svegliato e alzato dal letto. Dopo aver pregato il mio mantra per circa un’ora e dopo aver sentito per messaggio la mia fidanzata sono uscito a fare una lunga camminata guardando l’orizzonte dei miei sogni.

Il mio primo pensiero sei stata tu infatti ti ho mandato un messaggio dicendoti che ci saremmo visti con mezz’ora di ritardo; il secondo pensiero è stato stare sul pezzo ed in questo caso ho voluto inconsciamente riprendere una frase che ieri a casa di mia sorella Paola ho letto sul catalogo Ikea che dice così: “Gustati la vita. Ogni giorno.”. Immagina me che parto a piedi da casa mia, tu sai dove abito e scendo fino a Piazza Europa lungo la via Duca degli Abruzzi, costeggio il mare a sinistra fino ad Ognina e risalgo per la circonvallazione, un’ora circa di camminata. Arrivato alla farmacia vicino a casa mia ho deciso di entrare, nonostante fossi molto sudato e con i capelli scompigliati.. in completo da jogging, per comprare un po’ di tiglio che è una tisana che abitualmente prendo la sera prima di coricarmi. Nello stesso istante in cui ho deciso di entrare in farmacia, ho anche deciso di chiedere ad una delle dottoresse che abitualmente trovo dietro il bancone di poter essere intervistata. Quindi immagina me con quel pizzico di sano fiatone, sudato quanto basta, con gli auricolari del telefonino, con il mano il kwai perché avevo troppo caldo, che entro in questa farmacia spinto e motivato dalla sua stessa vita, dalle sue stesse ambizioni, dal suo stesso coraggio. Mi accoglie la dottoressa che io speravo mi accogliesse. Dopo che le ho chiesto quello che mi serviva in maniera assolutamente spontanea le ho chiesto se posso farle un’intervista in merito al mio film in lavorazione. Lei mi ha risposto immediatamente di si, contenta di farlo e in un foglietto di carta mi ha scritto i suoi dati. Felice di questa conquista attinente al mio film, attinente alla mia arte, attinente alla mia continua ricerca nell’ambito dello spettacolo, ho continuato il cammino verso casa, e in fretta perché era già da un’ora che ero fuori e tu saresti arrivata dopo venti minuti circa. Di fatto sei arrivata con 10 minuti di anticipo e non sapendo come intrattenerti perché ancora non pronto ti ho proposto di leggere un articolo con un titolo già evocativo “Le idee migliorano il mondo”. Ed è proprio così che è, la seconda idea, dopo quella di farti leggere l’articolo che ho avuto, ed è nell’istante successivo, quella che stiamo conducendo io e te.

Condividere il mio punto di vista con te e realizzare la mia soluzione tenacemente, concretamente e soprattutto culturalmente, questo è oggi il mio scopo, una grandissima ambizione che mi permette di vincere sul mondo intero aprendo strade nuove incontaminate. La nostra crescita culturale è un beneficio per l’umanità. Quando noi trasformiamo una nostra condizione, noi realizziamo un tesoro. Quando noi realizziamo un tesoro, noi realizziamo valore che appartiene non soltanto a noi, ma al mondo, al nostro ambiente anche se in quel momento c’è il temporale assoluto. Noi cambiamo ad ogni istante in funzione alle scelte, al travaglio, all’obbiettivo o obbiettivi o alle determinazioni poste. Quello che stai vivendo con me in questo momento, alla luce di questo scritto è quello che io chiamo l’effetto carambola. La carambola tra tutti i significati che ha, è la principale specialità del gioco del biliardo. Ad ogni giocatore viene assegnata una delle due biglie, gialla o bianca, mentre quella rossa ha la funzione di pallino. In genere il gioco consiste nel far carambolare la propria biglia usando la stecca. Solitamente per far carambolare la propria biglia è necessario colpire la biglia avversaria e poi il pallino o viceversa.  La funzione più nota e diffusa sta nel fatto che il giocatore per guadagnare un punto,  deve far rimbalzare su tre sponde la sua biglia colpendo le due altre biglie.. il mio punto d’interesse adesso è fermarmi sul concetto del rimbalzo.

Il rimbalzo in cui la tua idea, la tua percezione, il tuo interesse che è il tuo scopo gioco in relazione al presente si connota nel miglior modo possibile a favore dell’universo, rimbalza con le idee di altri e con quello che lo contiene, azione propedeutica a. Cioè agire in una direzione non in maniera diretta, ma in maniera indiretta soprattutto nel caso di una resistenza dell’ambiente stesso. Riassumo tutto questo ampio concetto in un atteggiamento di pazienza. E se ho pazienza io ho uno scopo.

Il mio scopo è produrre arte. Il mio scopo è produrre dialoghi spettacolari che posso rendere tali in uno scenario teatrale o cinetelevisivo ampio. Quanto pensi ci abbia impiegato per arrivare stamattina con te a questa esposizione? Molto più tempo di quanto si immagini, un lavoro costante e minuzioso.

Desidero essere onesto con me stesso e con chi mi sta accanto e realizzare ciò che so fare, ciò che ho imparato a fare e imparare anche dell’altro gradualmente. Quello che so fare maggiormente è attivare un contratto di relazione tra due o più persone, in qualsiasi condizione trasformando la realtà in fantasia. Questo a volte è ed è stato sottovalutato da altri prima di tutto da me stesso. Adesso la direzione è unica. Sono le emozioni che ci guidano. Mi servo del dolore come un alleato. Questo assunto di base sta nella mia consapevolezza di essere un uomo che ha imparato a farlo e continua a ricercare il modo migliore per fare della interazione uno strumento spettacolare.

Come ti senti in questo momento Claudia?

Io mi sento un indomito costruttore di pace e di arte.

Forse in questo momento specifico non senti l’auspicata forza che ho e che sto cercando di passarti, sono certo che questa forza per l’effetto carambola ti arriverà, ne sono assolutamente certo perché è la causa che sto ponendo e senza causa non c’è nessun effetto.

Questa è la sfida per fare della condivisione uno strumento di valore e di arricchimento personale, della persona che fruisce dello spettacolo, dell’atmosfera, del magma energetico da me prodotto assieme agli attori e ai tecnici posti in campo sia da una mia scelta, sia da un mio lavoro esistenziale, sia da un dono dell’universo.

Tu, Claudia, appartieni a questo terzo step che io sto valorizzando più che posso anche se i venti contrari hanno soffiato imperterriti e senza giustizia volendomi fare desistere ad ogni costo dalla missione posta in campo.  Anche in questi giorni. Anche stamattina. Anche adesso. Nello scompiglio c’è la magia del vento. Desidero mettere in campo due strade da subito, anzi aggiungo tre strade, questa è la mia proposta.

La prima è la meravigliosa strada della scelta e della determinazione conseguente che è l’inimmaginabile potere intrinseco ad ognuno di noi, in cui sono riposte le nostre scelte, le nostre ambizioni e i nostri fabbisogni.

La seconda è la strada del laboratorio, ovvero tutto diventa un’opportunità di crescita e di guadagno culturale nella misura in cui usando l’effetto carambola da un’azione di ginnastica fisica godiamo di un risultato culturale e consono al nostro progetto come quello appena raccontato di stamattina per il contatto a supporto del mio nuovo film, e diventa perfetto per altri che lo vivono arricchiti. Recente bella esperienza con il mio film Esame di lealtà.

La terza strada è quella del da farsi, dell’operosità, ovvero quella strada in cui ci sono delle procedure da eseguire e vanno eseguite. Quella strada in cui c’è una disciplina, delle regole, delle procedure da realizzare che sono bel lontane dallo spirito dell’artista che tutto vuole tranne stare in gabbia. E’ doveroso pensare che gli adempimenti sono importanti per produrre ogni cosa che abbia una sua funzione di responsabilità produttiva, remunerativa.

Per la prima strada penso a me e sto a guardare te perché è una strada diversa da entrambi in piccole e grandi cose, è quello che ci dice la pancia che costruisce ognuno di noi in funzione della sua quintessenza.

Per la seconda strada decido, anche con questa esperienza che stiamo vivendo adesso, di fornirti tutti gli spunti possibili perché tu possa decidere consapevolmente anche se la meta è più lontana di quanto tu pensassi. Ogni viaggio parte d un passo.

La terza è la strada dell’azione in cui si punta a costruire una casa di volta in volta con tutti i confort e soprattutto funzionale alla nostra vita e a quella degli altri. Una casa è l’ambiente, è lo spazio primario,. Per casa si intende un luogo amorevole per il nostro essere. E’ impossibile esprimerci se non studiamo prima, se non capiamo il meccanismo che conduce il meccanismo stesso.  Per casa intendo un luogo di cultura in cui chi vuole può servirsene al costo che ne consegue tanto quanto si utilizza un viaggio, un ristorante, un museo, un libro, una tisana per il proprio benessere personale.

Ho, sto usando e userò metafore, racconti, storielle, ho usato tutto questo perché come dice Anthony Robbins “il segreto del successo è imparare ad usare il piacere ed il dolore invece che lasciarsi usare dal piacere e dal dolore.” continua Anthony Robbins “se ci riuscirete avrete raggiunto il controllo della vostra vita altrimenti, sarà la vita a controllare voi”.

A questo punto guardo bene quello che ho sul tavolo, idee chiare. Sono quelle idee che trasformano il mondo, progetti ai quali credo come il nuovo film in lavorazione, il teatro comunitario, il mio nuovo libro “Parlo con la musica” e tante altre cose che tu stessa sai che metto in ordine in funzione alla propria pertinenza e essenza. Aggiungo a tutto questo la capacità con un lavoro continuo ed incessante di trovare aiuto, un aiuto concreto, sincero e necessario per costruire attimo dopo attimo nel miglior modo possibile ogni particolare, ogni dettaglio nella sua più alta funzione.

Verso

Guardare al mondo, leggere e imparare da ogni sfumatura. Penso alla parte erotica di questa parola. Il modo a cui ci porgiamo a ciò che accade dentro o fuori di noi è la risposta a ciò che pensiamo. A ciò, è l’elemento. Che il pensiero sia reale o edulcorato poco importa. Trova una posizione confortevole e guarda. Sto pensando a Claudia che ama il cinema e si è nutrita di cinema, sia per passione che per formazione accademica. Parole infinite rappresentate, rappresentazione infinita di parole e immagini. Il cinema è la composizione di un artista che con l’aiuto di altri sintetizza una storia in un grande collage di immagini, di fotografie, di vissuti e suoni. Arrivare ad un’opera d’arte è un viaggio esperienzale molto intenso sia dal lato della creazione, sia dal lato della fruizione. Per la creazione c’è la costruzione di ogni quid creativo  pensato, elaborato e realizzato, per la fruizione c’è il pensiero avamposto di una scelta rappresentata dall’azione. In ambedue scene c’è la condizione del coraggio, dell’analisi di ogni stimolo e di ogni simbolo. In ambedue ci sono le situazioni. Le fasi da attraversare. A chiunque (l’equilibrio di cui necessita) rompe le balls attendere. Eppure la magia sta in questo!!! Sciroppare il funzionale, il meccanismo della mente per andare oltre, fare prima per fare dopo, reggere la complessità della mente-pensiero e trovare la propria lettura perché in questo atto di coraggio, in questo dentro c’è la chiarezza procedurale che trasforma ogni (riempi tu) come l’attimo vincente funzionale al proprio futuro. Il cespuglio sopra ti dice che la carota sotto sta crescendo. Concentrarsi e mandare a fanculo tutto. Sinonimo di vaffanculo è come dire fai la tua strada che io faccio la mia, oppure vai al tuo paese che io costruisco il mio. Il mondo gira e ad ogni istante ci fornisce un elemento per il nostro puzzle di idee e opportunità. Oggi ho letto info su FIEG, su SAC, sulla disperazione, sull’attrazione e sull’attenzione, che il modo migliore di fare dell’accettazione la nostra migliore espressione, navighiamo sorridendo, studiamo amando. Sabato mattina con Ezio Bosso ho ascoltato la mia vita, oggi con una luce che da est arriva in questo contesto si rappresenta questo arcobaleno nelle mie potenzialità. Quanta roba!!! C’è una fase in cui la ragione la trovi dalla resistenza all’apatia e la perseveranza sul dire della natura che esprime con la pazienza condizione da vivere che rappresenta un beneficio per te e altri. Poco da capire, molto da fare. Buona giornata.

 

Compilation Festa, i primi 15 brani

Un regalo che faccio a noi, un regalo che faccio a quelle 12 brave persone, compresi Salvatore e Teresa padroni di casa, che l’altra sera sono stati ospiti partecipi di un gioco musicale di cui adesso condivido i primi 15 brani di una più ampia playlist costruita assieme. Oltre al video aggiungo per ogni brano mie divagazioni sul tema di ciò che può restituire l’ascolto

Abbiamo scelto musiche varie, ognuno uno o più brani. A seguire abbiamo ballato, l’ascolto è stato molto stimolante, io e la mia amata compagna abbiamo ballato anche durante la playlist che è stata costruita e composta da tante interazioni frutto di un bel bagaglio di esperienze musicali

Bruce Springsteen “Hunter of invisible game”

Questo brano inizia con una infinita sequenza di stessi accordi modulanti, un approccio meditativo, cadenzato. Un lungo prologo in cui ascoltiamo altre sonorità.  In punta di piedi il suono di una chitarra country dal sapore fluente, che ci sembra quasi un’arpa per via della sua leggerezza,  si pone come un arpeggio che rende sufficientemente il clima di magia. Poi entrano in comitiva anche i violini, e a seguire altri strumenti da far intravedere, assaporare una sinfonia di immagini, di natura, di ciò che più ci piace. Momenti di introspezione e poesia, spazi che si allargano e ci conducono in un sogno , in un carillon incantato. C’è un motivo che si ripete come per chiedere a chi ascolta se ha compreso bene, se ci stiamo sintonizzando. Si aggiungono corni da prateria, aria salubre, spazi incontaminati, ed anche una cadenza ecclesiale che presenta un pastore che pascola la sua musica e ci canta sopra. La cartolina rappresenta il suono della campagna con la genuinità del folk americano raffinato da un rock pop che lo internazionalizza. Una cadenza da bicicletta che sembra correre su un lungomare pur essendo su un sentiero di montagna. Bello tutto questo essere dovunque con lo stessa modalità, con lo stesso modo d’essere come in teatro in cui l’interprete cambia personaggio pur rimanendo sempre lo stesso. il titolo da ampio spazio al pubblico che attraverso lo spettacolo cattura e fruisce di giochi invisibili

Pink Floid – 1965 Their First Recording

Un intero album., 17’52” di sonorità che ben si adattano ad un pub in cui entra ed esce gente. Gente che lavora, beve, mangia, bivacca. Un posto dove si incontra amici o dove è possibile viaggiare con la fantasia. Un locale pubblico, una piacevole atmosfera in cui la musica permette di camminare con le parole tue e di altri senza disturbare. Suoni che interessano pur rimanendo distanti e avvicinandosi a gentile richiesta. Vagheggi di rock, di contestazione. Eleganza

Fisarmonica compilation 2

Anche questo è una intera compilation di balli, di intrecci. E’ la voce popolar italiana di un possibile tango molto più aperto, gastronomico in quanto romagnolo nel suo essere spumeggiante vaporoso e spettacolare. Un atmosfera senza età dove ci sta chiunque, anche qualche bimbo che dorme sul passeggino mentre gli altri si divertono ad interagire con la musica da balera. Le parole dominanti sono ballo, libertà, leggerezza e benessere. E’ il volteggiare del liscio, un assieme di persone che compongono un luogo ricco di sguardi, incontri, semplicità

Prince – Purple Rain

Quando all’inizio ci sono le pause è sempre segno di un sano equilibro. Quando ci troviamo con chi ci spiega cosa sta facendo, sta per fare o ha intenzione di  fare è sempre piacevole. Questo brano inizia con il suono di una chitarra scandito da una batteria oltre ad un basso che rendono più energico ciò che è già virtuoso. La voce di Prince è ricca di un effetto d’ampiezza, ci offre con una semplice semplicità amorevole un canto all’aria aperta come in una giocosa scampagnata. Sa di rock come quel genere di rock che sa di nonni che ascoltano il futuro. E’ un film con tutte la suggestione dei primi piani oltre i panorami. Sono le vedute ampie, rivolte a nord, che fanno di una particolare proiezione al futuro l’elemento su cui si poggia tutta la narrazione

Rino Gaetano – Scusa Mary

Una festa in spiaggia, una chitarra, chi canta bene e tutti gli altri a fare coro. Questo brano è una melodia, una poesia orchestrata come una piccola band su una piattaforma in riva al mare. C’è chi balla e chi sta a guardare. C’è questa atmosfera anche quando arriva dominante una nuova chitarra elettrica che fa un po’ Natale. C’è l’esigenza del chitarrista di catturare un po’ d’attenzione del pubblico presente e così alterna per tutto il brano. I toni e i movimenti sono di una canzone americana anni 60, in cui l’orchestra e il cantante sono già spettacolo. Questa canzone pur con tutto il romantico che  ha con se sembra sia un canto in un tempo di rivoluzione e ci conduce in un contesto anni 60 italiano senza quella rivoluzione di cui parla, anzi benessere. Questa canzone sa di cantastorie che canta solo per la sua donna

Michelle – Beatles

Continua il sapore delle chitarre, leit motiv di questa compilation. Continua il sapore del buon canto, della leggerezza che vuole portare via qualsiasi ingorgo mentale. Questa è la canzone che ti aiuta a contare fino a quando non ti passa. La canzone della pazienza. La canzone della grande determinazione. E’ un canto d’amore che decide la decisione. Un brano musicale senza retorica, sapiente al punto giusto per questa sua inconfondibile dote

The Knack – My sharona 

Vitalità, intelligenza, esuberanza e soprattutto indipendenza. Un rock da discoteca prima di essere esplosione di rabbia. Conversione conversazione di istinti. Euforia e determinazione a tutto campo. Ripetitivo quanto basta. Ci sta una bella guerra ludica di gavettoni o di cuscini in senso di gioco e liberazione e poi tanta bella amicizia

James Taylor – How sweet it (to be loved by you)

La condivisione, la saggezza di un poeta che gioca con la poesia del mondo. Questa condivisione fa partecipa della propria generosità ad altri. Ogni persona che incontra questo brano è grata. E’ difficile considerando quanto diffidenza c’è in giro. E’ un brano sempre in levare e l’orchestrazione è sostenuta da queste due apostrofi di amore Thank you baby  e To be loved by you che sono elementi che ci confermano l’ascolto dell’artista, mentre dovrebbe essere il contrario. Qui c’è un azione sapiente, è l’artista che ascolta il suo fruitore, come chi ci prepara una cosa e aspetta un nostro feedback. Una canzone che ti fa cantare senza aprire bocca. A metà racconto una svisata di sax che è proprio un rifornimento di buon umore e compassione. Questo brano è una passeggiata mano nella mano . E’ un gioco a due d’appartenenza a più livelli, è un messaggio di pace e di fede. Il valore aggiunto è che emerge una grande sensibilità

Inno nazionale russo

Un brano in un levare vocale e musicale che prende spazio. Una partenza da marcia, una radunata patriottica, un canto corale come in una opera lirica. Questo brano mette in campo la stessa forza di un coro verdiano. E’ un inno nazionale e come tale ha tutta l’enfasi e l’autorevolezza che rappresenta, il senso di patria nel momento in cui si è russi. Se siamo italiani e ci piace è forse come dire giochiamo a fare i soldati o mettiamoci in riga o piuttosto indosso il colbacco e immagino una sontuosità. Ad un certo punto non si capisce neanche che lingua sia, si capisce che sono stranieri pronti a buttarsi nella mischia, poco importa quale età si ha

 

Soundtrack film Barry Lindon

Sembra musica al buio di una notte senza luna. Cercare la gioia in questo brano è come cercare un ago in un pagliaio. E’ un trascinarsi a cercare qualcosa, forse qualcosa che si è perso per strada mentre c’è grande confusione o batte una forte pioggia. Fiducia

 

Mina – L’importante è finire

Un rubinetto che gocciola. Con questi suoni sembra che inizi questo brano che si svolge con una lentezza che cerca in tutti i modi di essere sensuale. Sembra l’amore tra due elefanti. Ha un portamento forzato anni 70, si vede, si sente l’interpretazione di Mina. Una traccia che assume i toni del surreale nel momento in cui quando viene proposto chi lo ascolta abitualmente lo balla o lo canta senza rendersi conto della pesantezza che esprime. Interessanti sono il gioco vocale come un eco simulato e il virtuosismo musicale entrambi a chiusura canzone

 

Gotan Project – Criminal

Un piano garbato e deciso si fa strada mentre si associano altri strumenti a supportare la melodia come se fosse una grande orchestra. Si percepisce il desiderio di creare suggestione e movimento figurato. E’ una versione spinta di ciò che è il tango. Qui non c’è tango per gli sguardi, c’è tempo solo per l’azione. La tipologia del tango o il liscio è il ballo a coppia, questo brano si presta anche a delle individualizzazioni in una scena che fa della musica una danza. E’ musica che vive di un pathos,  è eseguita per rappresentare evoluzioni

 

Elton John – Your song

Anche qui una presentazione, un’attesa. Esecuzione dal vivo di una canzone famosa più del suo cantante autore. Gli applausi ci riportano alla versione del film Moulin Rouge. E’ un brano cadenzato , che si alza in volo come una mongolfiera e scandisce con le note ciò che vede. Ci sta un a intesa, vediamo una coppia che si abbraccia forte sulle note di Your song, essere romantici anche se è roba da ricchi

Jimi Hendrix – Hey Joe live

Apparentemente è meditazione musicale con qualche complicazione, invece ci sembra qualcosa di più semplice, i fili che si stendono da un braccio ad un altro per contenere oltre la ringhiera di un balcone i panni stesi. Questo incipt di chitarra manda questo segnale di casa, di semplicità. E’ natura, campagna tutto molto sacro. Questo brano rappresenta le radici, l’evoluzione caratterizzata da continui passaggi di batteria e incursioni necessarie e decise di una potente chitarra elettrica.  Potrebbe anche essere il sound di un call center che ti mette in attesa musicale prima di rispondere. Utilizzato nel cinema è un brano che possiamo definire storico in quanto ricco di storia. Una corsa ovunque si voglia fare. La chiusura è spettacolare

Soundtrack Film Mission

Grande capolavoro di Ennio Morricone. Mangiamo un panino, assaggiamo delle mandorle, sgranocchiamo una mela, beviamo un buon vino rosso mentre assaporiamo la natura che ci dona ogni ben di Dio. Scopriamo che in questo brano il celestiale è dovunque, come in luoghi della terra e del nostro spirito in cui si consuma ogni istante una nuova sfida a cui solo ognuno di noi con se stesso può contenere e partecipare. Questo brano musicale èuna nuotata benefica, il sole che illumina ogni cosa. Fondamentale è lo sguardo che arriva maestoso al levare della sinfonia. Questo brano è amore, suona la passione

continua..

Capolavori

 

In questo blog cito un libro di Bob Proctor “Sei nato ricco” (You were born rich) edizione www.bisedizioni.it, che punta l’attenzione sulla fede e le modalità che costituiscono questa grande potenza ogni istante rinnovatrice di ciò che si è e proiettante verso spazi inimmaginabili del proprio potenziale e di ciò che questo dona al mondo in un’accezione unica chiamata valore.

Ieri ho proiettato un mio prodotto cinematografico per la prima volta in una sala di spettacolo fruito chiamato cinema e di questo sono consapevole e grato alla mia vita che dopo 50 anni ho dato corso ad una concreta, profonda e potente passione, che è insita in me oltre ogni limite. La mia missione da più di 30 anni, è valorizzare l’individuo, attraverso e per mezzo del divertimento. Mi rivedo, ieri al cinema King di Catania, affiancato da più di 15 attori/collaboratori, oltre a Claudia e Fabrizio, con i quali coraggiosamente, decisamente, ho dato corso ad un sogno di questi anni, che si concretizza con la costituzione dell’associazione culturale Capolavori, che ha finalità artistiche/culturali nell’ambito del teatro, del cinema e della musica. Sono fiero di ciò. Ho fede in ciò che rappresenta la mia arte, il mio sé.  (Salvatore)

Si può davvero sapere a cosa si va incontro quando si accetta un determinato lavoro o si interagisce con una persona? Io potevo sapere che accettare di entrare in questo progetto mi avrebbe portato oggi a vedere il mio nome proiettato su uno schermo al cinema? L’universo evidentemente aveva in serbo qualcosa per me e per questo film, era destino che questo progetto entrasse nella mia vita. Stamattina i riscontri, dopo la proiezione al King, sono stati a dir poco positivi e l’armonia dell’universo si è unita alla nostra per creare un qualcosa di meraviglioso. Abbiamo creato venerdì l’associazione culturale Capolavori, il nome non è un caso, è più un augurio, un buon auspicio. A questo punto può andare solo bene, pensare positivo ci aiuta a creare qualcosa di positivo; bisogna crederci e io ci credo. (Claudia)

Dal libro di Bob Proctor “Sei nato ricco” (You were born rich) edizione www.bisedizioni.it: Prendiamo il racconto biblico di Davide e Golia, che figura sicuramente tra i più grandi documenti scritti sull’argomento fede. Come ricorderete, Golia, il gigante di Gath, entrò nell’accampamento israelitico vantandosi tronfio e invitandoli con scherno a trovare un avversario che combatteva contro di lui. Gli israeliti, naturalmente erano terrorizzati e nessuno si fece avanti accettando la sfida. Poco tempo dopo, tuttavia, quando Golia tornò ripetendo la sua sfida, Davide, un giovane israelita, udì le detestabili vanterie del gigante e si fece avanti raccogliendo la sfida. Infine, dopo molte suppliche agli anziani per il dubbio onore di misurarsi contro Golia, al giovane fu accordato il “privilegio” di andare a combattere. Gli anziani insistettero però affinché indossasse un’armatura di protezione, donandogli anche una spada con la quale sgominare il suo potente avversario. Davide rispose: “non sono avvezzo a queste armi, non posso camminare con questi impacci. Non sono le mie armi: dispongo di altre per sconfiggere il gigante”. Quindi si tolse lì’armatura e andò in battaglia, disarmato, ad eccezione di una fionda e di alcuni sassi che aveva raccolto nel ruscello vicino. Quando il capo dei Filistei, protetto dalla testa ai piedi dall’armatura, dotato di armi possenti e preceduto dallo scudiero, vide avvicinarsi il giovane israelita indifeso e inerme si infuriò. Disse a Davide: ” Fatti avanti ed io darò la tua carne agli uccelli del cielo e alle bestie della campagna”. Tuttavia Davide, che non era tipo da lasciarsi intimidire, rispose con queste parole: ” Tu vieni a me armato di spada, di lancia e di giavellotto: io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere di Israele che tu hai sfidato. Oggi stesso il Signore ti darà nelle mie mani”. Mentre Golia aveva riposto alla sua fede in oggetti materiali come armature, spade e scudi, Davide aveva riposto la sua unica-mente in un Dio invisibile. Il risultato fu che il giovane pastore israelita sconfisse il suo ben più potente nemico. Con una sola pietra della sua fionda, Davide colpì Golia ed il gigante cadde a terra senza vita. Accettando il principio “lascia che accada e affidati a Dio” e credendo, come Davide, che quello che ci vuole per raggiungere il successo accadrà, anche voi conquisterete il vostro “gigante” (ossia assisterete alla manifestazione fisica dell’immagine al momento giusto). Vedete, il problema di chi non ottiene non ciò che vuole risiede nella mancanza, non della capacità di ottenerlo, ma della fede implicita nel principio “lascia che accada e affidati a Dio”, che stabilisce che qualsiasi cosa necessaria al raggiungimento degli obbiettivi, prima o poi si verificherà. Non crediamo che basti attingere alla grande riserva spirituale che giace dentro di noi per stabilire una connessione con la divinità (o con la fonte o con qualsiasi altro nome con cui identificate quel potere che costituisce ciascuno di noi). Tuttavia, se non create questa connessione all’interno della mente o se vi manca la fiducia nel vostro essere divino che deriva dalla fede nell’onnipotenza, non sarete mai quello che volete essere o non avrete mai quello che meritate giustamente di avere. Tutte le vostre preghiere rimarranno inascoltate, i vostri sforzi non daranno frutti ed il vostro atteggiamento negativo impedirà la realizzazione dell’obbiettivo. Una mente “satura” di paure di fallire o di immagini e di risultati indesiderati non può compiere, creare o produrre niente di valore, proprio come un sasso non può violare la legge di gravità volando in aria. […] Ricapitolando, il primo passo del processo creativo consiste nel rilassarsi e immaginarsi già in possesso di quello che si desidera (costruire l’immagine); il secondo passo è il principio “lascia che accada e affidati a Dio”.

Esame di lealtà

Buona giornata a te che mi leggi, ti invito a guardare spot e trailer. Ti invito ad entrare nella pagina di Ulule dove puoi decidere di dare il tuo contributo per il mio film Esame di lealtà. Grazie. Arte condivisa e supportata. Esame di lealtà è il titolo del mio primo film di lungometraggio. Prima di essere una passione eterna questo progetto, oggi un prodotto, è una sfida. Utilizzo bene ogni cosa senza paura con l’obiettivo di andare fino in fondo e se ci credo ci credono altri. Questo spot è stato realizzato per fare conoscere quattro interpreti Gianni Sineri, Gabriele Arena, Giovanni Antista e Fabrizio Savoca rispettivamente Trasloco, Maschio, Paura e Casa. Realizzato per stimolare chi mi legge a dare un contributo per sostenere questo progetto che è cinema, documentario, leggerezza e umanità, decisione e soprattutto arte. Siamo bellezza prima di tutto nel pensiero, la base dell’agire. Si può fare!!! Fatti un giro su questa pagina, guarda e leggi tutte le info https://it.ulule.com/esame-di-lealta/ offri la tua attenzione, entra in squadra. Grazie

 

Tastiera

Foglio bianco pensando ad un fiume di sentimenti e sensazioni che ci hanno visto protagonisti. Libri letti e emozioni raccolte nel bosco chiamato vita, ritmi di confluenza che ci sottolineano la disponibilità di entrambi a questi intrecci emozionali innaffiati d’amore. Ti rendi conto di cosa è, e quanto crei quando gli occhi si incontrano, come è capitato ieri in macchina. Ti rendi conto di cosa è l’ascolto quando sento le tue lacrime bagnare le tue guance senza avvertire altro che il tuo entrare in uno schermo e ballare con altri una danza liberatoria. Poi ti confidi, di notte, prima di dormire, quando si fanno i conti della giornata e la stanchezza e la gioia si incontrano per ringraziare l’anima di aver regalato nuova poesia. Cantare sotto una doccia come adesso io scrivo. Che cosa è la scrittura? Che cosa è la fantasia, esprimere se stessi. Per me è l’invocazione prima di essere una conquista. Come lo è stato trovare questa immagine

In ogni cosa quello che è importante è il risultato. Se ti trovi davanti un buon piatto di bucatini dal sugo denso e ti sporchi la camicia il risultato è che sazio di ciò che la vita ti ha donato , sei conquistato da ogni elemento e il sentimento è di essere appagato,  di aver gustato un buon piatto di pasta con un buon condimento che è schizzato qua e là. Lasciati amare, lasciati conquistare, come stamattina dall’alba

Questa è quella di oggi, questa che segue è quella di qualche tempo fa

Si nota la differenza. Una più aperta, l’altra più concentrata, in una c’è il sole, nell’altra l’attesa in una spazialità di colori

Questo scrivere parte da qui. Da questa decisione. Muoverci, andare a fare, vedere, uscire dal guscio. Il mio standard è la velocità. La lettura è diversa con altri, e mi fa impazzire fare quadrato con le emozioni, mettere sullo stesso tavolo i colori, le pregnanze che la vita attraverso gli incontri ci dona, come ci permettono di pensare, di agire di conseguenza

Scrivo facendo pressing con le mie dita sulla tastiera, una formica qui accanto si chiede cosa stia facendo, questo suono di tasti è il racconto di una porzione d’esperienza che si ti fermi a studiarla diventa enciclopedia

Da qui ad ognuno il suo quadro

Per me è un rafforzativo al mio impegno e alla mia determinazione di fare del mio sogno una missione agita, la remunerazione di un lavoro che va oltre la filosofia statica, è amore e movimento