Scarpe

Mattina presto, qualche anno fa. Le 8.30 circa, sono a Roma, appena entrato ad Anagnina, stazione della metropolitana linea A. Scendo le scale verso il treno, mi accorgo subito di un paio di scarpe sportive color oro, poi di tutto il resto. Mi avvicino con garbo alla donna che le indossa. È un po’ più giovane di me. Dopo qualche gradino, le dico d’istinto, “belle scarpe”, niente di più. Si gira, mi guarda, senza dire una parola. I suoi occhi mi chiedono “come, scusi?”. Rispondo “mi piace il colore oro”. Sorride. Ci avviamo al treno. Lei entra da una porta, io dall’altra. Dopo tre fermate scende appoggiando la mano destra sulla porta ancora aperta. Mi arriva adesso, a ripensarci, quel gesto. Va verso destra, per uscire, rallenta, si ferma in mezzo alla banchina. Mi guarda. La guardo. Il treno riparte.

I nostri sentire sono rimasti lì, fermi oltre un paio di scarpe, color oro. Scelte. Cosa volessi dirmi è solo fantasia. Può sembrare esperienza. Oggi è solo una bella foto!

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