Balla

“Balla come se nessuno stesse guardando, ama come se nessuno ti avesse mai ferito, canta come se nessuno stesse ascoltando, vivi come se il paradiso fosse sulla terra..:” (William W. Purkey e tanti altra gente, tanta altra gente, tanti altri autori.. perché il succo è lo stesso, il movimento oltre ogni limite, reagire gioia condivisa) .. Stay tuned

1995 isola di Terranova. Quando vede per la prima volta la compagnia di danza locale in un’ispirata performance nella nuova sala del bingo, il giovane Finbar (Barry) Squires vuole disperatamente diventare parte del gruppo. I ballerini del Full Tilt Irish Step sono lo spettacolo più richiesto a St. John (seguiti a ruota da Alfie Bragg e la sua Cornamusa Delusa) e, avendo visto due volte Riverdance, Barry è assolutamente convinto che spaccherà all’audizione. Così finalmente sarà noto per qualcosa, oltre alla macchia sulla guancia per la quale viene preso in giro da quando è nato. Certo, ha un talento non immediato e un temperamento un po’ impulsivo, e il suo percorso per diventare una star è messo a rischio dal fatto che in famiglia non lo prendono sul serio, impegnati ad affrontare la depressione post-parto della madre dopo la nascita dell’amato fratellino Gord. Ma per fortuna ha il supporto di un cast di personaggi quantomeno vivace: l’ubiqua nonna Squires, il vecchio rocker inglese Steven lo Storto, un gruppo di anziani della casa di riposo Un Gradino dal Divino e Saibal, l’amico pakistano con cui condivide scherzi e scorribande. E saranno proprio loro a sostenerlo anche quando si troverà davanti a un dolore che non può nemmeno pronunciare, e a insegnargli l’importanza e la gioia della condivisione e dell’accettazione di sé.

( Barry Squires. Balla come se non ti vedesse nessuno )

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