Toro bianco

Jean François de Troy (French, 1679 – 1752 ), The Abduction of Europa, 1716, oil on canvas, Chester Dale Fund

Zeus si innamorò di Europa osservandola su una spiaggia insieme a delle ancelle, con le quali raccoglieva dei fiori e per averla ordinò a suo figlio Ermes (messaggero degli dèi, uno dei dodici Olimpi) di guidare i buoi del padre di Europa verso quella spiaggia. Poi assunse le sembianze di un toro bianco bianco e le si avvicinò per distendersi ai suoi piedi. Europa salì sul dorso del toro, impressionata dalla sua mansuetudine, e questi la rapì e la portò attraverso il mare fino all’isola di Creta. Zeus rivelò quindi la sua vera identità e tentò di usarle violenza, ma lei resistette. Il dìo si trasformò in aquila e riuscì a sopraffarla in un bosco di salici o, secondo altri, sotto un platano sempre verde.
Suo padre Agenore mandò i suoi figli in cerca della sorella ma nessuno si recò a Creta e così non fu mai più ritrovata. Zeus, a parziale recupero della violenza perpetrata sulla principessa di Tiro le fece tre doni: Talo (un gigante di bronzo, guardiano di Creta), il cane Laelaps (tanto veloce che nessuna preda riusciva a sfuggirgli) e un giavellotto che non sbagliava mai il bersaglio. Successivamente ricreò la forma del toro bianco nelle stelle che compongono la Costellazione del Toro. Europa, sposò poi il re di Creta Asterio e divenne la prima regina dell’isola greca.

 

 

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