Un visionario non si accorge dei cambiamenti perché li formula e spesso, l’ho provato, ne viene inghiottito. Nel frattempo che emerge la civiltà dei cacciatori parassiti ne ha preso l’idea e non la sostanza. Ecco che più delle volte i benefici sono o surrogati o altre visioni scartate o consumate. Il visionario è un equilibrista che si esercita e si mostra o nel suo essere uomo della caverna o da chi occasionalmente è con lui. All’80% il suo pensare diventa eco di un silenzio a cui è abituato. Se accade in quel 20% di incontrare il saggio riconoscitore che sostiene le sue capacità avviene il miracolo a beneficio dell’umanità. In questo caso Selene Calloni Williams mi porta un incoraggiamento che da qualche giorno ho fatto mio “Voi non mi conoscete per questo mi ritenete esterno a voi. Quando mi conoscerete, scoprirete o vi renderete conto che io sono dentro di voi”. Un messaggio che esprime la mia gratitudine in quanto mi da la forza in quel senso di lotta che abbraccia e allevia ogni sentimento che vorrebbe, in quanto demone, bloccare le scoperte, l’evoluzione, il nuovo. Le sfide sono l’essenza di un percorso chiamato vita.