Siamo abituati a disprezzare, siamo abituati a giudicare, a condannare, a creare divisione e ostacoli. Più che in altre Terre il comando qui è inteso come dettato da simpatie o antipatie. E si gonfia di bocca in bocca da incredibile a insensibile. Dal passato che diventa presente e futuro, senza evoluzione. Ieri sera con il mio amico Bernardo siamo andati a cena da Za’ Rosa, a Catania, foto scattata con grande gioia proprio ieri sera. Lei, Rosa, rivoluzionaria e naturale, la ricordo 45 anni fa, come tanti coetanei, con il suo primo furgone panini in Piazza Europa. Ieri lei stessa invitava le persone a fermarsi ballando e sostenendo il karaoke. Magnifici interpreti, amo questi outsider, si sono alternati in canzoni più disparate, anche in cori e danze. Ecco questa è la semplicità, “giudicate” voi. Questa voglia di esserci, esprimersi.. è un campo neutro in cui ognuno è libero di esprimere ciò che è suo e aggiungo d’arte. Auguro questa frivolezza con rispetto a chiunque. La auguro come un nuovo sorriso, una gioia e un’ancora di felicità nostrana, a chi non la immagina neanche, a chi ha bisogno di mura ad hoc, nel senso di compatibilità. Oltre l’istituzionale. La auguro a chi si sente avvelenato dal suo stesso veleno. La società è di chi ama e si ama senza condizioni