Margina

 

 

 

Barbra Streisand – The Way We Were

La adoro e la canto

Il lupo che c’è dentro di noi, in questo caso per Margina, la lupa.  Il Verga, Roma, la Sicilia, mamma, preistoria, sensualità, panorami, suggestioni. Questa musica è come un sipario ed è interessante perché in ogni cosa ci vuol sempre un inizio, e questo per te è un segno di identità e precisione. Questo primo brano è la ricerca di una traccia, di un copione nuovo che stai scrivendo e che si collega alla tua vita. Vediamo come va? Ti dici! Oppure potrebbe raccontarci chi fa parte del tuo ambiente oggi. Intanto procediamo in un sentiero che è la vita. L’incedere della musica di questo brano cantato da Barbra Streisand, ci da il senso e la direzione. Semplice, io che scrivo questa traccia, tu che leggi un punto di vista, la traduzione di un sentire contenuto in una tua compilation. Che forse non ti aspettavi. Tornando al profondo senso del senso che gli attribuisco, forse tutta questa narrazione di canto e musica, ci porta a quel telefono antico del corridoio di casa, in cui abbiamo pascolato la nostra adolescenza. Ci vengono in mente le telefonate romantiche, presunte o reali, i primi sentimenti. Questa canzone canta una voglia e anche una evidenza. Sottolineiamo le parole più pertinenti a manifestare la felicità, essere felici è possibile.

 

 

Mina – Non credere

È nelle mie corde

Eccolo il pathos, la sfuggente condizione irreale, la fata bugia. La manifestazione dell’iperuranio d’artista, ciò che possiamo e ciò in cui ci fissiamo. In questo brano c’è identificazione di una tua solida sensibilità in cui c’è il fottutissimo luogo comune delle smancerie come l’amaretto di Saronno “tutto il fascino di un liquore antico”. Le smancerie a volte sono quel giro e rigiro che non porta a niente. Semmai confusione e mi dispiace dirlo, a volte privazione. Quindi Mina ci esorta a credere di dire basta con la confusione, di andare al succo. Andiamo alla nostra autenticità, godiamocela. Il sogno è bello quando si sogna. La mia proposta è una bella partita all’aperto in un qualsiasi campo di gioco, tennis, calcio, pallavolo, divertendosi con il refrain di questo brano.

 

 

Amanda Lear – Cocktail d’amore

È nelle mie corde

Audace. Sembrerebbe. Poi se è “nelle tue corde” è ancora meglio. C’è un pizzio d’infantile. Molto divertente. Vedersi mentre agiamo, e senza specchiarci in nessuna realtà, è una dote. Osservare troppo se stessi forse è una condizione che ci distrae e non ci fa assaporare ciò che la vita ci porta o piuttosto l’assieme delle nostre esperienze in divenire, coglierne la bellezza, che prima o poi sentiamo. Essere ciò che siamo, è importante, nient’altro. Amare il prima, durante e dopo. Amare l’adesso. Ampliare la percentuale di gioia, in pienezza, anche se la condizione in cui ci troviamo è avversa . Questo brano rappresenta una continua suggestione, che può essere la verità, ma che può rimanere imprigionata in un simbolico stato d’estasi. Questo brano ci dice che vivi una verità suggestiva da perenne innamorata. Questo brano può essere la colonna sonora di te in riva il mare che canti e balli questa musica con le braccia alzate mentre segui il ritmo senza fermarti. Non importa chi c’è con te. Se c’è o non c’è forse è lo stesso.

 

Amy Winehouse – Back to black

Un mio cavallo di battaglia

Cabaret, teatro, palco, Liza Minnelli. Ritorna prepotente la voglia di dichiarare il tuo essere, la tua maestria che ci sia o solo sentita. Torna la grinta seduttiva, la marcia che attira l’attenzione. Sei una acchiappa attenzione (leggi il principio di chi possiede la luce). Naturalmente grande voglia di essere vista, notata. La bellezza aurea, quella dei nati in primavera estate. Provi a porti con un incedere risoluto a conferma del fatto che le tue emozioni hanno la priorità. Brava, ciò che senti viene prima, tue sensazioni sono importanti. Comunichi una decisa autorevolezza sul qui e ora nel mondo. Prima noi, poi chicchessia, vero? Grande sensibilità da chioccia come assunto di base, il principio di madre che ti domina, poi può accadere la dispersione. La confusione e il disordine in camera da letto sono altra cosa, è la fantasia. Ti propongo con questa musica di immaginare una passerella all’interno di una area chiamata giostra. Mi permetto di porgerti una visione surreale su questi suoni. Il bowling fatto con dei modelli di cartone o reali. Un tapis roulant in cui ci sono tutte le smorfie e possiamo cogliere la prima che ci piace. Una gioia, una esibizione, un gioco, un incedere. Una pubblicità, lo spot di Margina, il tuo mondo, la tua seducente modalità. Il tuo diario da scrivere ogni attimo e su cui tornare per scrivere che c’è, esiste quel momento, ogni momento. Wow.

 

Fiorella Mannoia – I dubbi dell’amore

Stupenda

Un luogo sconosciuto. Un luogo molto intimo. Una percezione. Una tua proiezione anche inconscia. Voglia di scendere le scale di Sanremo, acchiappare quel pubblico, l’ammirazione. La manifestazione  di un tuo grande obiettivo, il tuo sentire manifesto forse è questo il senso di questo brano. Un brano che ci porta una riflessione su ciò che può essere doppio. L’umore, la personalità, l’amore, le scelte, due occhi. Una doppia visione delle cose, un doppio procedere, repentini cambi di percorso. Con questo brano visualizzo per te un racconto epistolare che scrivi senza pensare a chi vuoi e poi rileggendo trovi la tua voce dell’anima. La perfezione, come il gusto, sta forse per te nella via di mezzo.

 

Mina – Anche un uomo

Ti sei impegnata in questo gioco, è chiaro, forse è arrivato al momento giusto, forse è stato desiderato. Eccoci. Con questa musica costruisci una cornice che come energia di porta a subito dopo l’adolescenza, alla tua maturazione. Una musica riflessa nell’oggi. Tutto quello che contiene lo sai tu. Manifesta una grinta, forte. Mi sembra da ciò che ascolto che sia la parte di te più chiara. Impercettibilmente autentica. Anche se la condisci con una continua sfida. L’augurio mio per te che non si sprechi niente. Puoi aggiungere una atmosfera sublime così come arriva nell’incanto di ciò che è, il desiderio che si manifesti con la stessa potenza oltre una semplice soddisfazione.

 

 

 

Ornella Vanoni – L’appuntamento, Dettagli

Non so se è stato un errore o una scelta. Un link che contiene due brani. Mi sembra la conferma di ciò che è scritto nel capitolo precedente “I dubbi dell’amore di Fiorella Mannoia”. Qui è evidente la condivisione di ciò che senti, la necessità di trovare un riflesso in un’altra persona al tuo procedere. Quella autentica condivisione che fa della poesia una sintesi, il risultato. Questa musica presenta la comprensione del tuo entusiasmo espressivo, di un sorriso definito amorevolezza.  Questo brano lo porti a casa come un augurio, o la manifestazione che si sta realizzando ciò che desideri. Sei sotto i riflettori. Sei a tuo agio.

 

 

Ornella Vanoni, Toquinho e Vinícius de Moraes – Samba della rosa

Questo esercizio della traduzione fa parte del format Parlo con la musica da me ideato e che è il risultato di una ricerca che conduco dal 1979. Nello specifico questo esercizio mette in primo piano gli ascolti figurati utilizzando la modalità dell’orecchio fotografico. Cos’è? È l’allenamento continuo ad associare alla musica il vedere e analizzare vecchie e nuove costruzioni, l’itinere e l’immaginare. Un continuo allenamento per capire cosa c’è che ci riguarda in quello che vediamo con l’ascolto, cosa c’è di reale o irreale in quello che sentiamo. Facciamo fondere il vedere la musica con i suoni che arrivano da una finestra. Capiamo come un pensiero evocatore con la musica arriva al nostro orecchio fotografico. Come realizziamo immagini di questi collegamenti? La musica è costante musa ispiratrice, è verità, è una guida, è il richiamo dell’anima, il collante, un binario emotivo. Entrambi abbiamo fatto questa esperienza di ascolto. Da emittente a ricevente. Puoi capire da questa prefazione quanto sia unico e dirompente arrivare a questo brano che chiude questa tua playlist.

Il tema su cui si basa la traduzione di questo brano è sconfiggere ogni tipo di fretta, la capacità di restituire il tempo confacente alle proprie emozioni, trasformare l’ingordigia per ciò che è dolce. È possibile trasformare questa tendenza.

Questo brano ci porta allegria, gioia, scampagnata verso luoghi e situazioni che ci piacciono. Colazione al sacco con tanta buona musica. Ritorno a ciò che è naturale anche se a tratti può risultare innaturale. Suoni che si spostano da un umore ad un altro, da una conquista ad un’altra. Una continua trasformazione. Il proprio richiamo della missione che si manifesta.

 

A tutto questo aggiungo un brano musicale che racchiude sintesi e sensazioni in generale che questi ascolti mi hanno offerto. È bello ascoltare, tanto quanto lo facciamo per noi tanto quanto lo facciamo per gli altri

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *