Perseverare in qualsiasi modo è l’unico modo.
Tanta ammirazione e un po’ di stizza per un prodotto unico come VivaRai2. Rosario Tindaro Fiorello possiede prima di tutto una grande volontà e sensibilità, una sorta di aspetto sciamanico dato dalla capacità di gestire un potente database relazionale e artistico vasto e potente. Tu puoi sapere a memoria un intero atto ma se non sai abbracciare con uno sguardo e metter pause, passi meno. Sono coetaneo di Fiorello ed entrambi veniamo da Villaggi Turistici. Quello che fa Fiorello sta nella libertà misurata e gentile di un animatore di contatto. Quel gentile atteggiamento già nel pensiero, nel retropensiero che ti sorprende e ti inchioda ad ascoltarlo, a seguirlo e che poi ti porta il retrogusto: cosa per esempio che non fa il cabaret. Se penso a quanti, pochi, potenziali animatori potevano essere “fiorello”, anche il nostri comuni maestri. Tutti, mi ci metto anch’io lì a guardarlo, non sono/siamo al posto di Fiorello probabilmente per codardia. In ogni cosa ti devi buttare, devi e puoi rischiare il tutto per tutto. Uscire dalla borghesia del pensiero e del giudizio. Fiorello è riuscito in questo e ogni frammento del suo essere concorre a questo, anche ogni incontro di vita in salita o discesa come le scelte, i sentimenti, la sua famiglia, sua moglie. È difficile gestire una persona così vulcanica accanto, nel tram tram quotidiano. Pur conoscendo perfettamente i suoi tempi, a volte anticipandoli, mi cagerei sotto, da qualche anno ho preferito stare dietro le quinte. Lo potrei fare alla luce di un grande incoraggiamento, libero da condizionamenti, in una macchina del genere tenere il ritmo è difficilissimo. Cadere in monotonia retorica è un attimo. Un grandissimo aiuto, sdoganamento, per il ruolo che ricopre oggi, credo che Fiorello possa attribuire a Maurizio Costanzo che quasi 30 anni fa lo ha voluto con sé in televisione. Ricordo la difficoltà che Fiorello aveva in quella prima esperienza nel gestire la scaletta contro la facilità e l’abitudine ad improvvisare. Quello che vediamo oggi in televisione su Rai2 al mattino realizzato da Fiorello, e da una squadra coesa, decisa, determinata, comprende anche il conto alla rovescia; un mastodontico lavoro composto da tecnica e ossessione. Tutti gli altri se lo sognano questo livello. Ci sono personaggi già acidi, distanti. È difficile trovare una spalla alle scorribande emotive dialettiche, le donne soprattutto, come la Massironi ce ne sono poche. Ieri mattina ho spento il televisore dopo due battute dell’angolo del calendario dell’avvento con la coppia Mandelli e Biggio. Lo stesso humor di Cattelan sornione, saccente e cinico. Un altro potere di Fiorello, come i grandi animatori, è l’assenza di cinismo. Un altro aspetto è la capacità di appoggiarsi sui bravi, non nel senso di potenti, bravi e talentuosi con quel potere di outsider che li rende felici e liberi. ViaRai 2 è un raccolto, la misura della sapiente semina che Fiorello artista poliedrico è in grado di fare e che personalmente mi incoraggia ogni istante: onesto culturalmente (in quanto curioso) e fattivamente (in quanto energico) è questione di Karma. Mi sento potente visionario e allo stesso tempo confinato in quanto spesso codardo, da lì quel pizzico di invidia. Viva la bellezza della creatività e dell’amore per il proprio ruolo mestiere in questa vita.