Fantasticherie

Non tutto si capisce, spesso perché non si ha il tempo, o perché non si ha voglia di farlo. È un continuo banco di prova dato dalla nostra vocazione, che per tanti si chiama volontà, agire, o natura delle cose. Paolo Fresu esegue Reveries. Questa musica è più di un’atmosfera, è l’accordatura del nostro lavorare da poeti, saltimbanchi, profeti dell’immaginario. Questa musica esprime fantasticherie, che solo gli elementi base per un artista. Sono i coriandoli, per tanti sono solo pezzettini di carta che volano, che portano gioia, per l’artista sono sempre l’incipit di un pensiero magico o di un sogno. È il sorriso di un bambino, di un anziano, di uomo o di una donna senza vincoli. È tutto ciò che non si può spiegare, che esiste. È la potenza che da potenza. È la capacità di discernere tra il vero e il falso, tra l’odio e l’amore. Gli artisti attraverso le fantasticherie illuminano il mondo e il mondo illumina loro. Nulla è scontato e nulla è facile, per ogni Mestiere, c’è un iter, una compito da svolgere. Importante che non ci si distragga, ci si allontani dal progetto. Quando si incontra ciò che ci completa, ci da quella forza in più per il proprio sé, un messaggio, un segnale che va accolto, si chiama amore. Odio, rancore, dispersione quando si presenta ciò che ci distoglie, va distanziato. È sempre la voce dell’anima che ci guida e suggerisce ogni volta se allontanarci o fermarci a riflettere a pensare. Ogni istante produce bellezza non importa di che colore sia, il nostro essere sa che per ogni cosa la responsabilità è nostra. Abituiamoci ad ascoltare, abituiamoci a capire. Abituiamoci ad avere compassione di noi stessi, abbracciamoci prima che lo fanno gli altri. In ogni riflessione, l’attenzione, c’è un tratto della nostra missione

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