Sperimentazione

Potente e magico il connubio, il dialogo raccontato fra Morning Passages da The Hours Soundtrack di Philip Glass e A flore is not Flower di Ryuchi Sakamoto. Questo è la sperimentazione, che rappresenta le ricerche su musica e relazione. Presentato questo montaggio audiovisivo con un esercizio libero e coinvolgente il 23 dicembre 2010 al PKN vol. 9 c/o ZO a Catania. Lo studio va avanti da tempo è visualizzato da immagini che corrono sul binario della conoscenza e della musica. Due grandi autori, interpreti internazionali. Alimentare e sviluppare la nostra creatività utilizzando tutta la musica, quella di ognuno, nessuna esclusa. La musica produce benessere. La musica porta con se i nostri sentimenti. La musica fotografa l’impossibile. La musica stimola la raccolta di sensazione in qualsiasi tempo e condizione. Giriamo attorno alla musica. La musica ci fa scrivere, teatralizzare, ballare, ascoltare gesticolare. La musica si basa sul tempo, la musica è ritmo. La musica visiva è la storia di chiunque ne venga a contatto. Dentro ogni musica c’è un punto d’osservazione che si modifica e si aggiorna costantemente.

Per info parloconlamusica@gmail.com

www.parloconlamusica.com

 

 

Decidere

“Avevo solo due alternative, restare all’ufficio postale e impazzire o andarmene e giocare a fare lo scrittore e morire di fame. Decisi di morire di fame”
Charles Bukowski

Backstage

 

 

 

Alcune scene collettive di Privato spettacolo di Salvatore Greco che ha debuttato in una prova aperta il 23 agosto del 2021 al Teatro del Canovaccio di Catania. In scena oltre l’autore gli attori Camillo Sanguedolce e Barbara Cracchiolo. La grande forza rappresentativa il regista l’ha affidata ai ragazzi del laboratorio Parlo con la musica: Giuseppe Iuvara, Stefania Monaco, Roberta Bonsignore, Sara Zappalà, Palmira Lombardo, Paolo Tribulato

Il gioco del teatro si esprime con capacità, disciplina e verità in un contesto di non verità in quanto situazioni clonate per essere raccontate diventando rappresentative. Il teatro mette in scena l’emozione, saggiamente. La scena si tramanda dall’antichità e compie la sua missione nell’imperativo della relazione tra il palcoscenico, la scena, e la platea, il pubblico; è disciplina sacra, antica e moderna allo stesso tempo. Occorre creazione evolutiva. Dinamismo scientifico. Chiunque può dare mostra di sé; di fatto questo non determina l’essere spettacolo nutriente nella ragione dell’equilibrio della comunicazione. L’arte di artista abbraccia qualsiasi mestiere ed è passione. La passione esige sfida e rispetto. Queste azioni contemporanee e coraggiose sono un racconto in un non racconto PRIVATO che lavora su domande e risposte che trovano spazio e approvvigionamento nel nutrimento dell’anima, dell’essere, come gli stessi interpreti sanno.
#privato #laforzadelteatro #teatro #associazionecapolavori #parloconlamusica #celapossiamofare

Amarcord

Buon giorno, orno, orno. Oggi è il mio compleanno. Festeggio con amore, sfide, passione/missione e belle relazioni, il mio lavoro, il teatro, le arti visive, la poesia e gli ottovolanti, le gioie mie e di ogni figlio del mondo. ONLINE fino a mezzanotte di oggi il mio film Esame di lealtà, 2019, 85′. Anche se pazzescamente obsoleto, oggi per molti aspetti, rimane sempre un opera dell’ingegno che condivido come regalo a me stesso nel pensiero della verità, della qualità, del flusso creativo. Un amarcord, un modo per girare le spalle e vedere com’era. Per chi vuole, per chi non l’avesse visto è una buona occasione. Buona visione. Bacioni

 

Sara

Sara: la ricerca della poesia è certamente una esigenza della tua vita. Dove stai, stai bene. Determinato e incessante lavoro su più livelli. Attenzione e amore per gli abbinamenti, ami i colori e gli ambienti illuminati e ben armonizzati di forme e contenuti

 

 

 

 

 

 

  • Atmosfere sofisticate e intime. Austera e stridente voce che porta con sé energia emotiva e sensuale unica. Forse ti presenti così come se volessi farti vedere mentre balli al centro di una gigantesca balera frutto della tua immaginazione o di un vissuto al quale vuoi tornare e che vuoi rivivere. Questo brano è poesia, ed è frutto di una volontà reale per Edith Piaf, essere ottimista. Ognuno sceglie ciò da cui è attratto, la ricerca della poesia è certamente una esigenza della tua vita.

 

 

  • Dove stai, stai bene. Buonissime capacità di ambientazione e gestione del tempo in un agire molto concreto e interessante. L’atmosfera del musical, del cafè spettacolo, del varietà è un sogno per te; una dote di natura. Ascolti i suoni con grande capacità e traduci la delicatezza con una gioia che si allarga con il desiderio di abbracciare con uno sguardo chi fa parte del tuo ambiente. Ogni brano, come questo, è occasione di ballo, di relazione, di benessere. In ogni cosa che intraprendi, il tuo lavoro per esempio, sei una garanzia di affidabilità, un metronomo di moralità. La leggerezza di questo brano rappresentano i tuoi ritmi relazionali. A volte ti chiudi in te stessa; ti basta riascoltare un’apertura ritmica come questa per ritornare ad essere ottimista.

 

 

  • Essenza dell’ascolto e essenza di ciò che può dare la musica con ogni percettibile grammo di soddisfazione emotiva, con ogni grammo di soddisfazione per le risposte che porta. In ogni musica troviamo ancoraggi di vissuti e di speranza. Questo diviene più facile e si amplia quando è la nostra lingua e comprendiamo la dialettica, le sfumature. La poesia arriva diretta. Lo scandire del brano ci dice della tua determinazione e del tuo incessante lavoro su più livelli. È come se dovessi prendere una seconda e terza laurea; continuo approfondimento culturale. Il sentire, come in questo caso, è una invocazione “ti vengo a cercare (…) perché vedo in te le mie radici”. In questo riceviamo e accogliamo la tua identità, la tua cultura di famiglia, di portatrice di pace e di umanità.

 

 

  • Le scale di un sagrato barocco su cui avviene, si svolge, la simbologia di una azione, quella che ti piace, quella che a te risuona. Storie vere, storie di tradizione elaborate in musica. C’è sempre nel tempo il sano ritmo per ascoltare e immaginare o immergersi in una danza. Questa sonorità ti porta in mezzo alla natura di un bosco, sulle rocce pungenti del vulcano Etna, o davanti al mare. In tutti i casi sei tu che fermi lo sguardo e ammiri il paesaggio e ti culli di immagini e sensazioni. Porta sempre tutto questo con te, ti serve. Preziosa merce di scambio emozionale. Questo brano è una coraggiosa scelta di nicchia, perfettamente all’unisono con le precedenti. Attenzione e amore per gli abbinamenti, ami i colori e gli ambienti illuminati e ben armonizzati di forme e contenuti

 

 

  • Una radio la mattina mentre fai colazione e ti sintonizzi con la passione, il desiderio, la stessa invocazione del primo brano. Potrebbe essere un invito a scegliere. Potrebbe essere un invito adesso a prendere una posizione, fare una scelta. Come nel primo brano vediamo un ballo in coppia al centro di una fantasmagorica balera a ballare un lento come se fosse un rock ‘n roll. C’è forse in te questo desiderio di abbraccio. Se è così: nulla accade se non l’abbiamo sognato prima

Roberta

Roberta: confini improbabili e allo stesso tempo indefiniti su cui dentro e fuori di muovi. Una grande memoria in un grande silenzio. Una fonte inesauribile di percezioni.

 

 

 

 

  • La tua autentica leggiadria. La tua autentica complessità di cui neanche conosci i contorni. Un battere insistente di intenzioni. Sempre pronta ad agire, elegante selezionatrice delle cose serie. Un battere di emozioni continuo. Confini improbabili e allo stesso tempo indefiniti su cui dentro e fuori di muovi. È difficile controllare le tue sensazioni. Ti piace personalizzare ogni cosa, in un mugolio di soddisfazione, anche se sei da sola. Spesso è un loop di pensieri, al centro il movimento di casa tua e i suoni di sottofondo. Ti piace improvvisare. La partita di tennis con il muro. Una lettura in un luogo improbabile e un libro improbabile. Adesso qui, come adesso lì. C’è una linea di sadismo in te, sai tu bene dove è diretta. Vorresti essere diversa in alcune cose, lo sai solo tu e ti guardi bene di farlo capire ad altri. Il ritmo è il manifestarsi per ciò che sei e ti piace, il ritmo di dà gioia e ti dà soddisfazioni. Spesso è solo il tuo stesso abbraccio al quale sei più abituata.

 

 

  • Una ballata di Rino Gaetano che mette sul piatto un assieme di domande e presenta il tuo racconto involutivo, intimo. Sei un contenitore di emozioni, come quando si raccolgono i fiori in un prato: quante volte ti è capitato. Raccogli e raccogli. Dopo, forse, non sai cosa farne. Una grande memoria in un grande silenzio. Contrasti e domande su domande. Questa ballata rauca e le sonorità abbinate sono come un doppio binario: amici e indifferenza; piani paralleli in cui il suono del raziocinio spesso rovina anche il significato più libero, coerente e amabile per te. Mood vecchio stile, da cui ti puoi liberare e andare in scena senza i tuoi riti base.

 

 

  • Giungla, est, voci e meditazioni. Questo stato di cose, questo contesto che scegli è un luogo ristretto, liturgicamente psichedelico, molto spettacolare. Traffico metropolitano, caos, mercanzia, occasioni, incontri, sguardi di ogni tipo. Stridere di strade di montagna. Questa musica è un approccio narrativo come una passeggiata interspaziale; la connotazione visiva è come se ci stessi mostrando un tuo sogno molto colorato a più piani. Ti mostri perché ti fidi. Lo possiamo vedere e ascoltare, prova a raccontarlo a voce. O piuttosto separa gli altri suoni e ferma l’attenzione sul Sitar, simbologia della meditazione. Ti offro un contributo simile https://youtu.be/7F5HND4F6Fo assenza di confusione. La tua mente è ampia e libera, una fonte inesauribile di percezioni. Assenza di paura per la paura, possibile paura per la verità. È come se sperimenti sempre nuove cose: per esempio riuscire a capire cosa dicono più persone contemporaneamente.

 

 

  • La tua vera natura: una Charlie’s Angels. Ti piace l’azione, è possibile che tu abbia praticato sport estremi. Ti trovi a tuo agio nei posti più particolari. Sei su un bus affollato, incredibilmente nessun fastidio. Sei in un ascensore a tu per tu con estranei, trovi spunti dialoganti. Sei in una cucina e dirigi più persone, ci riesci. Sei in una chiesa e ascolti una predica e ti viene voglia di ballare, esci e balli. Ti trovi a fare una chiacchierata telefonica, cosa per altri normale, mentre a te può scattare il disagio. Torna il raccolto in questa musica, come il brano di prima; quelle sonorità che sono routine in cui ci stai sia bene che stretta. Sogno o realtà: scappi dalla torre del castello a cavallo del principe come Sherk e Fiona

 

 

  • Reali e immaginari. Stai stendendo la biancheria. I panni di una super donna. Lo stesso mood in momenti diversi. Sonorità e atteggiamenti simili. Ripetere ciò che pensi sia sicuro. Questo brano è la prova che è tutto molto simile, organizzato senza pensare ad altro. Questo brano ci dice che fai passare il tempo portando il giusto senza esagerare anche se ne avresti un infinito desiderio e bisogno. Ci pensi e ci ripensi, decidi di provarci, fai qualche passo in vanti, sei decisa e poi: tutto torna come prima.

Stefania

Stefania: controlli o forse freni la tua impulsività, le tue sfaccettature senza accorgerti che le metti in pratica. Euforia come base della tua vita, crei giochi e fantastichi che altri giocano con te. C’è una infinita sensibilità in te, a volte, spesso senza controllo, abbracciante qualsiasi stato d’animo. La tua fantasia è fonte inesauribile, forse c’è bisogno di un po’ di ordine. È un continuo mutamento di stile e desideri. La giostra dei desideri.

 

 

 

 

  • Un citofono, un telefono, un richiamo sonoro di una teiera? Cosa è questo brano, questa scelta; un segnale che arriva come una sveglia, un incalzare? È un esercitatore per te, per stare sveglia ad ascoltare ogni cosa di cui sei attratta. Un tempo era la carta carbone, poi le fotocopie. Sono le sensazioni che si ripetono di cui conosci il suono e ciò che ti lasciano. Ti fai strada tra le persone e non sai bene se sei arrabbiata o non lo sei. Stai impastando la farina, che diventa panetti; le pizze stasera. Sedie in balcone a guardare la luna e parlare con lei. Ogni cosa che pensi e che dici è fragore nel senso poetico, perché in ogni sentire possibile c’è spesso un sentire parallelo e incalzante. Una assieme di abiti tutti per te, in un grande armadio; travestimenti diversi e affascinanti. Cambiamenti naturali e innaturali, sfaccettature senza accorgerti che le metti in pratica; se le guardi bene o ti fermi a pensare forse freni questa impulsività; la freni spesso. Capire questo canto, questo rituale ancestrale, questa evoluzione. Questo brano musicale è il tuo spot pubblicitario

 

 

  • Il tram-tram dei tram-tram. Il “su venite, è a tavola”. I pensieri nascosti mentre tutti gli altri aspettano di mangiare, tu coltivi i tuoi segreti. Quelle sensazioni incalzanti del brano precedente. La storia, le ipotesi, i vissuti. I pensieri delle parole, producono grandi pensieri, enormi. Il pensiero è leggero; i pensieri su pensieri diventano a volte ingestibili perché ci si mette in mezzo l’aspettativa. Euforia come base della tua vita, immagini con cui giochi e immagini che altri giocano con te. Ecco che si presenta il pizzico di cinismo che sembra che sblocca invece blocca. Il suono della tromba del clown è solo un accenno. Assistiamo ad uno spettacolo dove due marionette giocano, può essere divertente, può anche non esserlo. L’organetto inaspettato stravolge tutto e festosamente arriva in tavola la pasta al forno per la gioia di tutti. C’è anche il vino e si va con i brindisi. Poi belli ed euforici si balla. Una lunga lenta premessa, apparentemente fuorviante, conferma la determinazione per un sano divertimento

 

 

  • Luce sagomata e voce che squarcia il buio e trova un suo spazio. Hippy sensazione come se fossi di un’altra epoca, di un altro millennio. C’è la compenetrazione per dire, il comunicare, che sei sensibile ed intelligente. Potrebbe essere un colloquio di prima mattina, una dichiarazione di intenti a cadenza limitata in quanto uno dei due è timido e non si pronuncia più di tanto. È la visualizzazione di un chiedere a tratti una richiesta di aiuto. Poi, anche se in una modalità compressa e presumibilmente sacrificata, l’armonia porta nuovi pensieri e ti trovi a correre in prati e natura infinita alla luce del sole. Bolle il caffè e non sai se è stato tutto fonte della tua immaginazione o è la realtà che festeggia con te quella sana incoscienza. La voce che entra ci dice che è la seconda ipotesi, il vissuto è tutto verità. C’è una infinita sensibilità in te, a volte, spesso senza controllo, abbracciante qualsiasi stato d’animo.

 

 

  • Allarme! A volte quando gli stimoli sono tanti e tanti, chi ti sta accanto può non voler capire che succede, e tu gestisci male la richiesta di approfondimenti. Sei una valanga di sensazioni che quando centrano il bersaglio è magnifico; se dovessi sbagliare la mira è un bel casino, anche se momentaneo. La tua fantasia è fonte inesauribile, forse c’è bisogno di un po’ di ordine, sistema di gestione. Immagino con questa musica la proiezione, apparentemente psichedelica, di tante diapositive contemporaneamente, o velocemente; tu ci riesci bene a controllate le info con un tuo metodo acquisito; quando metti accanto una persona che non ha le tue stesse capacità è un gioco o una relazione da gestire se non ti rapporti adeguatamente. Se poi trovi una persona che sente perfettamente il tuo stesso sentire c’è un altro piccolo ostacolo sulla base dei ritmi convergenti che se arrivano come anticipo del tuo sentire forse ci rimani spiazzata. La ricerca della compatibilità è la verità, il tutto dialoga con la tua femminilità, con il tuo essere naturale. Trova tu la ragione. La tua conoscenza vuole la gioia della pioggia anche con le scarpe con i tacchi e merita la stessa gioia di un abbraccio desiderato nel blu dipinto di blu.

 

 

 

  • Il carillon come definizione di bello e ripetitivo. Cerchi una fuga in suoni spietati e poi torni al carillon. È un continuo mutamento di stile e desideri. La giostra dei desideri. I desideri sono illuminazione e il tuo coraggio, la tua determinazione, ti offre una scelta concreta e compatibilità. Sei una donna di buon senso. Non è forse il caso tuo, la percezione di questo brano è quella di essere uscita da casa con un letto pieno di abiti provati, alla ricerca di quello giusto. Torni a casa e pensi che il primo abbinamento era quello giusto, quello, sotto ad una montagna di prove. La tua cultura è esplosiva e divertente.

Giuseppe

Giuseppe: Leggero, centrante, vissuto. Un assieme di stradine compongono il tuo mondo. La capacità di orchestrare l’orchestra. Cosa pensano gli altri, cosa penso io, è un meccanismo distraente. Una grande capacità di ascolto.

 

 

 

 

  • Leggero, centrante, vissuto. Un assieme di stradine compongono il tuo mondo. Molte le conosci le pratichi ancora anche con la fantasia. Quanto sono belli i mezzi pubblici; lì la fantasia si sbizzarrisce. È un continuo tuo immaginare con toni di gioia assoluti. Pause per bere, per pensare e per scrivere l’esperienza. Un unico tempo anche se per più spazi temporali. Il tuo tempo è ampio e ben amministrato. Da una sala d’aspetto o in una balera per te è uguale, stesso format procedurale. Cambia e si modula il tuo sentire in funzione a possibili distrazioni; lì sta il bello perché è l’occasione in più per sorridere.

 

 

 

  • È il tuo sguardo nel tuo locale pubblico; il via vai nel tuo bistrot; il divertimento nel tuo night anni 50. Questa musica è come descrivere la tua modalità di dialogo e approccio con il mondo. La tua capacità di anticipare l’ordinazione di ciascuno e dare ad ognuno ciò che vuole. Per te, a qualsiasi costo, la macchina produttiva soddisfa chi fa parte di questo, il tuo, contesto. Un gioco dinamico e avvincente che coltivi da sempre, ci arriva nell’intuire, ascoltare il suono nel vissuto, nell’ascolto di questo brano. La capacità di orchestrare l’orchestra, che non vuol dire dirigerla; vuol dire farla suonare nelle migliori condizioni. Questa relazione con il mondo è il tuo manifesto passionevole

 

 

  • È il messaggio di gruppo e le sue fasi successive; è il condividere un’idea, una volontà; è la preparazione ed è il movimento che crea. In questa determinata genuinità c’è una presa d’aria, per te, una fuoriuscita di energia. Bob Marley esegue un tipo di sonorità che piace, in un silenzio di accettazione che a guardare bene è un’omologazione. Un ritmo tribale musicale trascinante. Il reggae è un genere originario della Giamaica essenzialmente discendente dallo ska (segno di indipendenza, a volte senza esserlo). Il reggae si è sviluppato come leggera variante del rocksteady (ritmo più lento, affabulatore). In origine sostenuto da rude boy e skinhead (subculture reazionarie). Il reggae divenne poi simbolo del culto religioso giamaicano chiamato rastafarianesimo. Poche parole per vedere lo scenario tra Giamaica e Inghilterra (anime forti, luoghi simbolici di evoluzione). Come si può sentire dalla stessa descrizione musicale iniziale, l’intro, è un suono intenso e altrettanto convenzionale, perché si appoggia su uno stordimento che ne genera un altro, in una convenzione ritmica; sembra un ondoleggiare attrattivo e distrattivo. Sembra un suono sicuro, non lo è. A volte si pensa cosa sia il bello; il bello che piace a tanti. Non capendo questo giro di parole si cade nell’emulazione. Quando si è abbastanza chiari con sé stessi si capisce che questo è un suono rituale che si ripete. Cambia il riff, l’intonazione o la situazione e pur modificando alcuni elementi il tutto rimane come la prima battuta. Un loop in cui si trovano solo sfaccettature e niente di veramente diverso. Quando è così, se si è sensibili come te, aumentano le domande su sé stessi e si incomincia a guardarsi e a giudicarsi pur rimanendo fedeli su chi si è. Cosa pensano gli altri, cosa penso io, è un meccanismo distraente.

 

 

 

 

 

  • Uguale come sopra, anche più inciso. L’unica differenza è che qui c’è il passatempo, la sensazione dell’essere cullato. Tra il cullato e l’amato la similitudine è chiara. Chi si prende cura del mio sentire? Chi mi sta davanti? E se sono solo? I miei Amici? O è la via di uscita di questo brano, mi prendo cura di me stesso, e me la godo. Ecco perché simboleggia una doccia, una buona colazione, l’acquisto che ci piace. In questo brano c’è un coro che ci incoraggia. Invece di puntare la modulazione all’esterno si rivolge ad ogni singolo ascoltatore. Comunque rimane sempre stordente.

 

 

  • Dopo la digressione consumistica si torna a Napoli, in quei vicoli, a quella intimità, a quel calore che è la vita che ci piace. Scegliere Summertime è bello, accogliente e generoso; scegliere questa versione ingrassata di vissuti è delicato e fonte di nuove considerazioni. Questo brano porta a pensare a come sarebbe se avessi e sapessi guidare un bus, o andare sui trampoli. La tua capacità di superare le convenzioni rimanendo te stesso. Aggiungo una tua grande capacità di ascolto, talmente tanta che a volte stenti a crederci. Non sei nonno, ed è come se lo fossi per l’attenzione e l’amore con cui tratti le persone. È possibile che tu possa essere James Baley co fondatore del Barnum & Baley Circus

Palmira

Palmira: maestosa e dubbiosa allo stesso tempo. Preferisci ascoltare arte poetica di vita di altri senza mettere una penna sul foglio e scrivere appieno la tua autentica prosa. Sei innamorata dell’amore. I silenzi, le attese, le lunghe pause sono un tuo leitmotiv.

 

 

 

 

  • Un bel caos gestuale ed emotivo, una giostra di pensieri, un’indole poetica, sognante e anche stravagante, molto audace. Segui un ritmo, un tuo ritmo apparente rispetto, a volte, al ritmo di altri. Ti auto escludi. Molto, molto poetica e sognante una relazione seducente e impattante. Molto decisa ed intraprendente in una maniera attivante e allo stesso tempo sfuggente. Cangiante e opportunista nel senso che porti a casa solo quello che vuoi anche a dispetto di altri. Piena di garanzie verso altri e allo stesso tempo indecisa. Affascinata dallo spettacolo e desiderosa di aver un tuo spazio, una tua luce. Quante volte allo specchio ti sei ricordata dei tuoi sogni con la promessa di realizzarli, con quell’enfasi che ogni volta confermi anche se la tua vera indole ti tiene lontana da tutta questa immaginazione spettacolare.

 

 

  • Sentire il vuoto e riempierlo di pensieri, gli stessi pensieri continuativi a tratti amari. La poesia è la verità della tua vita e non le dai, forse, il giusto peso diretto e autografo. Preferisci ascoltare arte poetica di vita di altri senza mettere una penna sul foglio e scrivere appieno la tua autentica prosa. La notte per te porta con sé un canto che si ripete dopo ogni frastuono giornaliero. Ambisci ad una ricchezza materiale abbondante e senza limiti senza sapere da dove e come può arrivare alla tua immaginaria misura. La luce del comodino accesa e la luce della luna entrano in camera tua a cullare i tuoi pensieri. La prossima volta apri la finestra e metti dentro i tuoi sogni in una immaginaria bottiglia nel mare e lascia che la vera opportunità, quella giusta per te, si manifesti senza mettere recinti o costrizioni.

 

 

 

  • Buon giorno è forse il tuo miglior momento, ti piace il tuo armadio, le tue cose. Sei coerente e precisa in molte cose, risparmiante e sperperante allo stesso tempo. Sei una ballerina nata in quanto l’armonia e la bellezza della musica ti portano infinite sensazioni che esprimi con una felicità tutta tua. Vorresti ciò che la tua mente condizionata da regola non vuole, e questo a volte è un bel casino. E torna quel piacevole caos gestuale ed emotiva. Sei innamorata dell’amore e se qualcuno vuole e può farti notare questo volti lo sguardo più volte prima di capire cosa accade veramente.

 

 

  • I silenzi, le attese, le lunghe pause sono un tuo leitmotiv. La routine pur affascinante in cui sei sempre sognante non offre lo spazio per altro. Per esempio su questo brano c’è un flusso di opportunità che viene tradito da pensieri dominanti estranei. Trasformare la percezione è una grande opportunità per ognuno. Da uno sguardo perplesso e forse sfiduciato può realizzarsi una nuova forma di ottimismo e quello che viviamo o pensiamo in maniera standard fino ad un minuto prima diventa meraviglioso un attimo dopo e non soltanto; reagire può essere la concretizzazione di una energia presente e non utilizzata; nel momento della trasformazione diventa gioia.

 

 

  • Il Natale che bella cosa! Il Natale è casa. La casa è una bel sentire. Come se fossi una fatina immagini ogni cosa in movimento. La tua visione è una continua immaginazione che a volte si esprime sul già visto senza osare. Diventa leader di emozioni e conduci chi vuoi in un trenino di gioia e di festa; continua assumendoti prima di altri la responsabilità di essere felice e appagata.