Vocazione
“La musica ha questa vocazione: la gioia di una nuova nascita, il primo colpo di fulmine, la tensione del primo bacio, l’emozione del primo amore (…) La musica è la nostra compagna di viaggio. La musica è il sale. Con la musica ricerchiamo e troviamo piena armonia. È l’eco della nostra emozione. Come in questo brano di Bennato, lo trovo ricco di leggerezza, educazione, gioia, capacità.”. Salvatore Greco, Parlo con la musica, Susil Edizioni
Everybody
Spilorci
Qualcosa di un nuovo che si ripete
Presunta discontinuità
Salvare l’ascolto
Invalicabile amore
Nutriente dominio
Spicci d’euforia
Producono illusioni
Velleità velleitarie
Espressioni di incoscienza
Colore nel bianco e nero
Rappresenta il desiderio
Consumato panorama
Menzogna masticata
Perciò niente è chiaro
Essere potrà il contrario
Stravolgiamo tutto
Disperdere inutili pensieri
Intensa sinuosità
Desidero e nutrimento
Concentriamo risorse
Soluzione in uno sguardo
Delirio dell’onnipotenza
Salviamo noi stessi
Sopraffazione d’entusiasmo
Spilorci di fantasia
Oracolo ostacolo
Luoghi di meditazione
Detrattori dell’essere
Annichilimento smontante
Il paese è grande
Spazio ad ogni circo
Risultato concreto
Venderemo tanto altro
Analogie
“Ti è mai successo di essere allegro e mostri quell’aria contenuta da un certo buonsenso o perbenismo? La musica è un mix di soluzioni, dove esiste euforia ed equilibrio. Spettacolo indecifrato e decifrato. In questo caso suggerisco Champagne Galop del danese Hans Christain Lumbye al quale associo a Il più grande spettacolo dopo il big bang (… siamo noi) di Jovanotti . Prendiamoci una pausa e ascoltiamoli entrambi, divertiti a trovare analogie. In questo senso la gioiosità, la comunanza del piacere“. Salvatore Greco, Parlo con la musica, ed. Susil Edizioni https://susiledizioni.com/…/parlo_con_la_musica–725.html
Fare
“Maestro, non so fare niente. Non mi piace cucinare, cucire, nemmeno danzare. Come posso essere migliore?”
“Tutte queste cose, se non le senti affini a te, non fanno parte del tuo cammino. Perdi troppe energie a voler essere come gli altri ti vogliono: sei in vita per imboccare la tua via. Non quella che il mondo vuole farti ingurgitare.”
“E come faccio a trovarla questa via?”
“Spogliati di tutti i “devo essere” ed indossa solo i “fa per me”. Liberati dell’immondizia che è stata gettata nella tua mente, degli abiti troppo stretti o di quelli troppo larghi, delle parole imparate a memoria negli anni, dei morsi che per troppo tempo i tuoi denti hanno inflitto alle labbra per non far uscire la verità. Siamo nati non per essere migliori, ma per trovare la nostra unicità. E per non tradirla mai! La nostra missione è ricamarla nel mondo. Con gratitudine, fierezza, gioia immensa.”
“E se non la riconosco questa unicità?”
“La difficoltà non è nel riconoscerla ma nell’affidarsi ad essa. Completamente. Senza vie di mezzo o compromessi. Fanno questo i veri eroi: combattono i draghi della mente. Per riuscire a liberare la loro anima”
fonte:
Elena Bernabè
FB/Il sentiero della realizzazione
Profeta
Fede
Due poesie
L’Associazione Culturale Capolavori di cui sono presidente e fondatore è dedicata alla vita, a tutti i capolavori che l’esperienza ci porta come nel mio caso i miei figli e i miei nipoti ovvero i primi figli dei figli. Il figlio è ciò che crei e ciò in cui credi. Ci possono essere ostacoli o gioie, comunque la missione di un uomo si vede dalla perseveranza, dalla felicità e determinazione, dalla capacità di affrontare le sfide che la vita ci offre.
Da qualche tempo mi sfido in poesia e trasformo vari momenti in una scrittura creativa che per la sua vivacità e composizione posso definirla prosa o poesia
Di seguito due di quelle scritte in questi giorni
Senza parole, 25/04/2021
Racconto la distanza
Creata immagine
Sentire l’istante
Realtà andante
Il tempo è fantasia
Creata immagine
Vuota di contenuti
Ricchi vissuti
Un brivido di irreale
Creata immagine
Giocano pensieri
Racconti di un ieri
Voglia di crederci
Maratona, 02/05/2021
Il luogo rappresenta la scelta.
La scelta è ciò che esiste senza luogo
Un luogo
Senza luogo
Per il luogo
Ha luogo
Dal vissuto
Del vissuto
Il vissuto
È nel vissuto
Con amore
Nell’amore
Dell’amore
C’è amore
Il tempo
Nel tempo
Per tempo
È tempo
Balla
1995 isola di Terranova. Quando vede per la prima volta la compagnia di danza locale in un’ispirata performance nella nuova sala del bingo, il giovane Finbar (Barry) Squires vuole disperatamente diventare parte del gruppo. I ballerini del Full Tilt Irish Step sono lo spettacolo più richiesto a St. John (seguiti a ruota da Alfie Bragg e la sua Cornamusa Delusa) e, avendo visto due volte Riverdance, Barry è assolutamente convinto che spaccherà all’audizione. Così finalmente sarà noto per qualcosa, oltre alla macchia sulla guancia per la quale viene preso in giro da quando è nato. Certo, ha un talento non immediato e un temperamento un po’ impulsivo, e il suo percorso per diventare una star è messo a rischio dal fatto che in famiglia non lo prendono sul serio, impegnati ad affrontare la depressione post-parto della madre dopo la nascita dell’amato fratellino Gord. Ma per fortuna ha il supporto di un cast di personaggi quantomeno vivace: l’ubiqua nonna Squires, il vecchio rocker inglese Steven lo Storto, un gruppo di anziani della casa di riposo Un Gradino dal Divino e Saibal, l’amico pakistano con cui condivide scherzi e scorribande. E saranno proprio loro a sostenerlo anche quando si troverà davanti a un dolore che non può nemmeno pronunciare, e a insegnargli l’importanza e la gioia della condivisione e dell’accettazione di sé.
( Barry Squires. Balla come se non ti vedesse nessuno )