Sinossi
L’ascolto si può vedere bene, non solo con un diagramma che evidenzia il movimento del suono. Parlo con la musica è una ricerca in continua evoluzione, una teoria filosofica, che indica come la musica la possiamo guardare, possiamo capire dove abita e bussare alla sua porta. Per vivere l’esperienza di incontrare la musica che ascoltiamo, dobbiamo farlo in prima persona, nessuno può entrare nella musica al posto nostro. Ognuno di noi entra dentro la casa di quella musica e fa la sua conoscenza diretta, le parla, ascolta cosa quella musica vuole dire. Solo con questo modo di ascoltare si coglie il sound, solo in questo modo si entra a far parte della storia di quel brano, solo così riusciamo a creare combinazioni e a offrire a quella musica il nostro contributo, che si somma a quello di altri: un’azione ricca. Se le vibrazioni suggeriscono comportamenti, vuol dire che li contengono. La musica è un meraviglioso fenomeno terrestre, è l’evoluzione dell’immagine forte di un lampo; sento la sua presenza, energia, oltre che la sua luce. Il suono, oltre ad evocare azioni e reazioni, le contiene. Le azioni contenute nella musica forniscono la posizione esatta di dove siamo e ci dicono qual è il riferimento con gli elementi che ci circondano. In qualsiasi luogo possiamo “essere musica” che punta in avanti decisamente da sempre. Come scrive Platone (400 a.C.) “La musica è una legge morale: essa dà anima all’universo, ali al pensiero, slancio all’immaginazione, fascino alla tristezza, impulso alla gioia e vita a tutte le cose. Essa è l’essenza dell’ordine, ed eleva ciò che è buono, giusto e bello, di cui è la forma invisibile ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna.”